Appalti pilotati alla Sma Campania, 9 misure cautelari. Nell’ambito dell’inchiesta sulla partecipata regionale dei servizi ambientali, sono finiti in carcere due ex consiglieri regionali: Luciano Passariello (nella foto) – un passato con Forza Italia e Fratelli d’Italia; Cosimo Silvestro, eletto con l’Italia dei Valori, oggi responsabile relazioni esterne ed industriali della stessa società; Alessandro Soria, responsabile area manutenzione del territorio della Sma. Ai domiciliari Agostino Chiatto, altro dipendente della partecipata, già distaccato presso la segreteria di Passariello, e Antonio Tuccillo, amministratore e gestore di una delle società coinvolte nell’inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza di Napoli, e coordinata dai pm Henry John Woodcock ed Ivana Fulco.
Il gip Antonio Baldassarre del tribunale di Napoli, inoltre, ha disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Rosanna Zingaretti, e l’obbligo di dimora nel comune di Volla per Ciro Migallo, entrambi ex dipendenti del comune di Napoli; il divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale per gli imprenditori Salvatore e Rolando Abbate.
Le accuse ipotizzate, a vario titolo, vanno dalla corruzione, all’induzione indebita a dare o promettere utilità, alla turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente in pubblici appalti, fino finanziamento illecito dei partiti. In tutto ci sono 30 indagati.
Secondo gli inquirenti della Procura di Napoli, Luciano Passariello, tra il dicembre 2017 ed il febbraio 2018 avrebbe ottenuto in contanti e in nero denaro da una quindicina di aziende, in occasione delle elezioni Politiche del marzo 2018 alle quali l’esponente di Fdi era candidato alla Camera a Napoli, senza peraltro risultare eletto. Le somme corrisposte dalle aziende andrebbero complessivamente da 500 a 23.000 euro.
L’ex consigliere regionale era anche presidente della commissione regionale d’inchiesta sulle società partecipate, l’organismo che avrebbe dovuto passare al setaccio la gestione delle aziende regionali, tra cui anche Sma.
Passariello – per i pm – avrebbe il 30 novembre 2016 determinato la nomina ad amministratore unico della Sma di Lorenzo Di Domenico. Avrebbe poi indotto lo stesso «a dare, ovvero a promettere, attraverso anche Agostino Chiatto, il suo factotum l’aggiudicazione di alcuni appalti. In una delle intercettazioni allegate all’ordinanza cautelare, Passariello dice a Di Domenico : «Secondo te, perchè io ti ho messo là (cioè in Sma, ndr), se non per fare soldi».
lunedì, 20 Febbraio 2023 - 16:41
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