Il numero degli indagati nell’inchiesta sui funzionari infedeli nel palazzo di giustizia di Roma continua a salire e preoccupa, non poco, la magistratura inquirenti. I riflettori sono accesi su 13 persone, ossia 6 funzionari dell’ufficio intercettazioni (sezione interforze) e altri 5 dipendenti di altri uffici, tra cui la Corte d’Appello e il Tribunale di Sorveglianza.
Tutte le notizie sull’inchiesta sulle soffiate in procura e tribunale a Roma
Nei confronti di qualcuno si procede per corruzione, nei confronti di qualche altro per rilevazione di segreto. Non ha, invece, ancora un nome la “talpa” dell’ufficio intercettazioni della Procura di Roma che forniva notizie coperte da segreto alla praticante avvocato Camilla Marianera e al suo fidanzato, Jacopo De Vivo, arrestati nei giorni scorsi per corruzione in atti giudiziari.
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Marianera e De Vivo vendevano informazioni riservate su indagini in corso; alcune di queste informazioni sono state promesse e con buona probabilità vendute ad esponenti della famiglia Casamonica. Ma il sospetto degli inquirenti è che il giro di notizie compromesse sia molto più vasto e possa avere intaccato diverse indagini. Non solo: gli inquirenti vogliono capire se la praticante avvocato Marianera fosse l’unica cliente della ‘talpa’. Perché il rischio è che la vera ‘rete’ non sia quella che ruotava attorno a Marianera e a De Vivo, bensì quella che ruota attorno alla ‘talpa’ dell’ufficio intercettazioni.
Per tentare di disegnare una mappa fedele di chi ha creato la pericolosa falla nella segretezza delle indagini della procura di Roma, gli inquirenti procederanno all’esame di tabulati e telefonini di tutti gli indagati a piede libero (ossia i 13 dipendenti di procura e tribunale che sono stati indagati).
mercoledì, 22 Febbraio 2023 - 20:44
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