Porta in carcere droga e un micro cellulare, arrestato avvocato del foro di Napoli


Si era recato in carcere per un colloquio. «Sono un avvocato», ha detto. E l’avrebbero pure fatto accomodare per parlare con il suo assistito se non l’avessero trovato in possesso di droga e di un micro cellulare.

Un avvocato del Foro di Napoli è stato posto ai domiciliari su ordine del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il professionista, che è un civilista, deve rispondere di detenzione ai fini di spaccio di hashish. I fatti a lui contestati risalgono allo scorso 17 febbraio.

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Gli agenti della Penitenziaria, in quella occasione, gli hanno trovato addosso circa 100 grammi di hashish, un micro telefonino con scheda sim e un caricabatteria con cavetto. L’avvocato era già entrato in sala colloqui ed era in attesa di incontrare il suo cliente. Il detenuto-cliente è stato pure lui indagato e raggiunto, per questi fatti, da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Sulla vicenda sono intervenuti i sindacati. «Positiva l’attività del Reparto di Polizia Penitenziaria del carcere di Santa Maria Capua Vetere, i cui agenti hanno colto sul fatto un avvocato che tentava di introdurre sostanze stupefacenti e un micro cellulare, circostanza che avrebbe creato ulteriori problemi in un carcere già di non facile gestione», ha commentato l’agente penitenziario nonché sindacalista della Fp-Cgil Campania Orlando Scocca.

Ha commentato Mirko Manna, esponente della FP CGIL nazionale della Polizia Penitenziaria: «Nel fare i nostri complimenti e ringraziamenti all’operato dei colleghi – dice Manna – auspichiamo che si potenzino i nuclei di unità cinofile dei ‘Baschi Azzurri’. Si tratta di una specializzazione che andrebbe potenziata e resa più pervasiva su tutto il territorio nazionale e non solo in attività sporadiche. Il traffico di sostanze stupefacenti va ben al di là della pericolosità delle sostanze sui singoli individui, ma è uno strumento di controllo e sopraffazione dei detenuti più pericolosi nei confronti dei più deboli. Chiediamo il potenziamento dei cinofili della Polizia Penitenziaria e la revisione del Decreto Istitutivo: è assurdo pensare che non siano previsti gli appartenenti al ruolo Ispettori e Funzionari presso questa importante specializzazione della Polizia Penitenziaria».

mercoledì, 22 Febbraio 2023 - 22:33
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