Qualcuno, inevitabilmente, è rimasto scontento. Ma Elly Schlein guarda avanti e avverte: «Saremo un problema per la Meloni». Nel venerdì santo che precede la Pasqua, il Partito democratico vara la nuova segreteria: 21 componenti, 11 uomini e 10 donne, età media 50 anni. Il più giovane è un napoletano, il deputato Marco Sarracino coi suoi 34 anni. Il più anziano, a chiudere perfettamente il cerchio, è sempre un napoletano, l’ex senatore Sandro Ruotolo, che si è formalmente iscritto al Pd solo quando Elly Schlein ha vinto la sfida interna con Stefano Bonaccini. A loro due si deve, a Napoli città, la sconfitta impensabile della mozione Bonaccini, sostenuta invece dal governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca. Quel governatore al quale da settimane Sandro Ruotolo e la stessa Elly Schlein non dimenticano di lanciare bordate. E così non è un caso se in segreteria Elly Schlein ha voluto due degli uomini napoletani più rappresentativi della guerra al ‘sistema De Luca’.
Qualche altra curiosità. La maggior parte dei ‘nominati’ proviene da regioni del nord, come Lombardia (4) ed Emilia Romagna (4). Nutrita anche la ‘rosa’ proveniente dal Lazio (4). Sul fronte, invece, della rappresentazione delle singole correnti, Elly Schlein ha provocato qualche malcontento. Mugugna Gianni Cuperlo, che ha corso per la segreteria ottenendo l’8% al voto nei circoli, ma che non ha suoi sostenitori in squadra: «Non si è voluta riconoscere la ricchezza delle differenze espresse dagli iscritti». Critica anche l’altra candidata alla segreteria, Paola De Micheli: «La segretaria ha ritenuto di non dare rappresentanza ad una parte vitale del partito espressa da due candidati al congresso. Lo ritengo un errore».
Resta fuori Stefano Bonaccini, che però ha piazzato alcuni suoi uomini. Della squadra, infine, fanno parte anche politici in arrivo da altre forze, come Igor Taruffi, che proviene da Si, e Annalisa Corrado, che ha corso per i Verdi alle europee. Per la prima volta viene prevista una delega specifica al contrasto alle mafie, assegnata alla senatrice Vincenza Rando, dirigente di Libera. Ultima curiosità: nei giorni scorsi si era parlato di un ruolo per Pina Picierno, che non è arrivato. «Leggo sui giornali di possibili veti sul mio nome, ma sono dinamiche che non mi interessano», ha detto Picierno.
Ecco, dunque, in maniera schematica i 21 componenti della segreteria:
– Alessandro Alfieri (senatore): riforme
– Davide Baruffi: enti locali
– Marta Bonafoni: coordinatrice della segreteria, terzo settore e associazionismo
– Stefania Bonaldi (ex sindaco di Crema): pubblica amministrazione, professioni e innovazione
– Annalisa Corrado: conversione ecologica, clima, green economy e agenda 2030
– Alfredo D’Attore (ex parlamentare): università
– Marco Furfaro (deputato): responsabile iniziative politiche del Pd, welfare, contrasto alle diseguaglianze
– Maria Cecilia Guerra: politiche del lavoro;
– Camilla Laureti (eurodeputata): politiche agricole e alimentari
– Marwa Mahmoud (consigliere comunale a Reggio Emilia): partecipazione e formazione politica
– Alessandra Maiorino (consigliere regionale in Lombardia): politiche migratorie e diritto alla casa
– Irene Manzi (deputata): scuola, istruzione, infanzia e povertà educativa
– Antonio Misiani (senatore ed ex viceministro): economia, finanze, imprese e infrastrutture
– Giuseppe Provenzano (ex ministro): esteri, Europa e cooperazione internazionale
– Vincenza Rando (senatrice e dirigente dell’associazione Libera): contrasto alle mafie, legalità e trasparenza
– Sandro Ruotolo (giornalista ed ex senatore): informazione, cultura e memoria
– Marco Sarracino: coesione territoriale, sud e aree interne
– Marina Sereni: diritto alla salute e sanità
– Debora Serracchiani (deputata ex capogruppo PD): giustizia
– Igor Taruffi: organizzazione Pd
– Alessandro Zan (deputato): diritti
Tra questi 21 ci sono sostenitori di Bonaccini. Si tratta del senatore Alessandro Alfieri (Riforme), la ex capogruppo alla Camera Debora Serracchiani (Giustizia), il sottosegretario regionale emiliano e braccio destro del governatore Davide Baruffi (Enti locali), la senatrice Vincenza Rando (contrasto alle mafie), dirigente di Libera. Considerata vicina a Bonaccini anche la deputata Irene Manzi (Scuola), entrata nell’area neoulivista.
Per l’area Orlando entrano i deputati Peppe Provenzano (Esteri), Marco Sarracino (Coesione territoriale) e il senatore Antonio Misiani all’Economia. Per quella Franceschini c’è Marina Sereni (Salute).
Oltre ai componenti della segreteria, ci sono Giovanni Gaspare Righi, 36 anni, Capo segreteria, e Flavio Alivernini, portavoce della segretaria e Responsabile comunicazione del Pd.
I giochi sono fatti. Per il Pd comincia la prova del fuoco: «Vengo da mesi complicati, sia professionalmente che per la vita privata – ha detto Schlein – Ora mi prendo qualche giorno per riposarmi». Pochi perché «ci aspetta un grande lavoro».
sabato, 8 Aprile 2023 - 08:30
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