Toh, chi si rivede. Luigi Di Maio è a un passo dall’incarico tanto desiderato per ritornare sulla scena politica, dalla quale si era allontanato dopo la Caporetto delle Politiche. L’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell, in una lettera inviata ai Ventisette Stati membri ha indicato l’ex ministro degli Esteri come inviato Ue per il Golfo. Una nomina, se ratificata, importante che imporrà a Di Maio di svolgere attività diplomatiche, rappresentando l’Unione europea e i suoi interessi nei paesi del Golfo Persico.
«Dopo un’attenta valutazione, considero Luigi Di Maio il candidato più adatto – ha scritto Borrell – In quanto ex ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio ha il necessario profilo politico a livello internazionale per questo ruolo. Gli ampi contatti con il paesi del Golfo gli consentiranno di impegnarsi con gli attori rilevanti al livello appropriato». La proposta è di indicarlo per un periodo iniziale di 21 mesi dal primo giugno al 28 febbraio 2025. La proposta di Borrell dovrà adesso «essere adottata formalmente» dai 27 Paesi dell’Ue. Procedura. Non essendo previsto veto, la proposta non sarà bloccata e diverrà definitiva. Si voterà a maggioranza qualificata.
Il principale sponsor di Di Maio era stato l’ex premier Mario Draghi, non a caso la candidatura era stata presentata sul finire del Governo Draghi: il nome di Di Maio entrò nel gruppo ristretto di candidati con l’ex ministro degli Esteri cipriota Markos Kyprianou, lo slovacco ex inviato delle Nazioni Unite per la Libia Jan Kubis e l’ex commissario europeo Dimitris Avramopoulos, greco, lambito dal Qatargate. La scelta di Di Maio era già maturata “a novembre”, con il governo guidato da Giorgia Meloni appena insediato, ma la nomina venne rimandata perché osteggiata dal centrodestra. Non a caso oggi sono piovute forti critiche alle indiscrezioni arrivate dall’Ue.
Livorose, in modo particolare, le dichiarazioni provenienti dalla Lega. «Gli italiani hanno votato: hanno scelto e continuano a scegliere il centrodestra, non sinistra o grillini. Quella di Bruxelles è una indicazione vergognosa, un insulto all’Italia ed a migliaia di diplomatici in gamba», hanno affermato fonti del Carroccio. Più esplicito il deputato della Lega e vicesegretario del partito Andrea Crippa, membro della commissione Affari Esteri: «Inaccettabile che Bruxelles indichi Di Maio come inviato speciale dell’Ue per il Golfo Persico. Abbiamo fior fiore di diplomatici in Italia, ma in Europa che fanno? Nonostante la scelta democratica di milioni di italiani per un governo di centrodestra, i burocrati si ostinano a pescare dal mazzo di grillini e Pd. È semplicemente vergognoso». Critiche anche da parte dell’attuale ministro degli Esteri Antonio Tajani: «E’ una scelta di Borrell, legittima, ma non è Di Maio il candidato del governo italiano. Si era candidato prima della nascita del governo e io ho sempre detto a Borell che Di Maio non era il candidato del nostro governo», ha detto Tajani a Mezz’Ora In+ su Rai Tre. «E’ una scelta dell’Alto rappresentante, non è una scelta del governo italiano, è nelle sue facoltà», ha aggiunto.
Rafforza il concetto la delegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento europeo che in una nota osserva: «La scelta dell’Alto Rappresentante per la Politica estera Ue Josep Borrell di nominare Luigi Di Maio quale inviato speciale dell’Ue per il Golfo non è stata avallata né sostenuta in alcun modo dal Governo Meloni. Borrell – spiega Fdi – ha compiuto una scelta certamente legittima sul piano formale ma che, a fronte del mutato quadro politico, avrebbe dovuto avere la sensibilità di confrontare con il nuovo governo, il quale peraltro è impegnato fin dal suo insediamento a normalizzare i rapporti con alcuni Stati del Golfo dopo le tensioni diplomatiche sorte proprio negli ultimi anni. Non possiamo che esprimere, quindi, un giudizio negativo sulla gestione dell’intera vicenda».
Usa l’ironia, per nascondere una critica, il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi: «Nella lettera con la quale indica Luigi di Maio inviato speciale delle Ue per il Golfo Persico, Josep Borrel, tra le altre cose, scrive dell’ex grillino: ‘I suoi ampi contatti con i Paesi del Golfo…’. Si’, il Golfo di Napoli».
Soddisfatto, invece, Gianfranco Rotondi, che dal suo profilo Twitter dice: «Se la notizia sarà confermata, faccio i migliori auguri di buon lavoro a Luigi di Maio nel suo nuovo incarico di inviato Ue nel golfo. L’ho apprezzato come vicepresidente della Camera e nello stile osservato da ministro di governi che ho sempre frontalmente avversato». Auguri a Di Maio anche da parte di Pieferdinando Casini, che richiama gli altri politici allo spirito campanilistico: «Se l’Europa sceglie un italiano come proprio inviato speciale è senz’altro una buona notizia per il sistema Paese. A meno che non vogliamo esportare ancora una volta le nostre piccole beghe a livello comunitario. Buon lavoro al nostro ex ministro degli Esteri, Luigi Di Maio».
In difesa di Di Maio anche alcuni esponenti di Azione: «Tutto mi divide da Luigi Di Maio, dalla sua militanza politica alle scelte fatte quando governava con Salvini e poi con il Pd. La sua nomina a inviato speciale dell’Unione europea nel Golfo è da considerare come un riconoscimento all’Italia. La destra, al solito, non ha saputo fare di meglio che gridare ‘all’oltraggio’ al governo italiano. Relax … ogni occasione è buona per dare addosso all’Unione europea», ha affermato Daniela Ruffino, deputata di Azione.
domenica, 23 Aprile 2023 - 18:58
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