Foggia, uccide la figlia che fa scudo alla madre e il vicino di casa. Gira un video dell’orrore e va a caccia del figlio di 5 anni


«Dov’è il bambino? Lo uccido, vi sgozzo tutti». Taulant Malaj urlava come un ossesso mentre la fotocamera del cellulare inquadrava il corpo martoriato della figlia Jessica e la moglie ferita. Lui, il piccolino di 5 anni, si era nascosto dietro il divano. E lì è stato trovato, sotto choc, quando i carabinieri sono entrati in casa.

A Torremaggiore, in provincia di Foggia, il panettiere albanese di 45 anni ha distrutto la sua famiglia e commesso due omicidi. «Mia moglie aveva già ammesso di avere una relazione con Massimo. Mi aveva chiesto scusa, ma io volevo separarmi. Sabato notte eravamo a letto, lei chattava con qualcuno. Mi sono accorto che scambiava messaggi con Massimo. Non ci ho visto più», ha raccontato.

Massimo De Santis, barista, è stata la prima vittima di questa mattanza consumatasi nella notte tra il 6 e il 7 maggio scorsi: l’uomo era nel palazzo, stava rincasando. Taulant Malaj, non appena si è accorto – a suo dire – che la moglie stava massaggiando con lui, si è fiondato giù per le scale, lo ha incrociato e gli ha inferto 20 coltellate, poi è rientrato in casa con il coltello e si è avventato sulla moglie, la 39enne Tefta. Ma la figlia 16enne, Gessica, si è messa di mezzo, ha cercato di proteggere la propria mamma e Taulant non ha esitato a colpirla. Colpirla a morte con 5 coltellate, al torace e all’addome.

Quindi ha cercato il figlio più piccolo, per uccidere pure lui. La circostanza è stata ricostruita grazie a un agghiacciante video registrato col cellulare proprio da Taulant Malaj. Video che il panettiere ha inviato ad alcuni parenti, e che immediatamente è rimbalzato nei gruppi privati di WhatsApp. «Vedete, li ho ammazzati tutti», dice l’uomo mentre riprende i corpi di moglie e figlia. «Ho perdonato già una volta mia moglie, lui è il secondo. Ho tagliato lui, li ho ammazzati tutti i tre, anche mia figlia, vedete qui», prosegue. Poi, urlando, Malaj si domanda dove sia «il bambino», il suo figlioletto: “Non ho ancora finito”, sentenzia. E’ l’orrore.

Interrogato dai pm, Malaj ha provato a giustificare il suo orribile gesto con un presunto tradimento della moglie. Tradimento che il fratello di Massimo De Santis, peraltro, smentisce: «Tra i due non c’era niente di niente. Mio fratello non aveva neanche modo di incontrarsi con la signora, neppure al bar dove lei veniva con le amiche a fare colazione dopo aver portato i figli a scuola: a quell’ora Massimo dormiva ancora perché lui, che nel bar faceva di tutto, dal pasticcere al banconista, chiudeva il locale la sera tardi». «Massimo – spiega il fratello – viveva in quel condominio da 43 anni con nostra madre ormai 80enne e vedova. I rapporti con quella famiglia erano ottimi, normali rapporti tra condomini, si salutavano e si rispettavano».
Malaj era in Italia da 20 anni. La coppia era sposata da 17 anni e tra i due, dicono i vicini di casa, non c’erano mai state liti particolarmente animate. Jessica era nata in Italia, a San Severo, frequentava il terzo anno al liceo classico Isiss ‘Fiani-Leccisotti’.

martedì, 9 Maggio 2023 - 09:51
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