Morte Berlusconi, strappo del rettore Montanari: «No bandiere a mezz’asta nel mio ateneo». L’elogio al Cav di 2 magistrati

Carlo Nordio, Tomaso Montanari e Catello Maresca
Da sinistra Carlo Nordio, Tomaso Montanari e Catello Maresca

Nessun lutto per la morte di Berlusconi, in barba alle disposizioni del governo per gli enti pubblici: firmato Tomaso Montanari, storico dell’arte e rettore dell’Università per stranieri di Siena. Una forma di disobbedienza civile, motivata da Montanari in una lettera alla comunità accademica.

«Scrivo a tutta la comunità per assumermi la responsabilità di una scelta, evidentemente controcorrente, in occasione della scomparsa di Silvio Berlusconi – spiega il rettore -. Di fronte a questa notizia naturalmente non si può provare alcuna gioia, anzi la tristezza che si prova di fronte ad ogni morte. Ma il giudizio, quello sì, è necessario: perché è vero che Berlusconi ha segnato la storia, ma lo ha fatto lasciando il mondo e l’Italia assai peggiori di come li aveva trovati. Dalla P2 ai rapporti con la mafia via Dell’Utri, dal disprezzo della giustizia alla mercificazione di tutto (a partire dal corpo delle donne, nelle sue tv), dal fiero sdoganamento dei fascisti al governo alla menzogna come metodo sistematico, dall’interesse personale come unico metro alla speculazione edilizia come distruzione della natura».

Nulla di nuovo, insomma. Montanari riassume i capisaldi dell’antiberlusconismo, declinati negli ultimi 30 anni. «In questo, e in moltissimo altro – accusa lo storico dell’arte -, Berlusconi è stato il contrario esatto di uno statista, anzi il rovesciamento grottesco del progetto della Costituzione». Per Montanari «nessun odio, ma nessuna santificazione ipocrita. Ricordare chi è stato, è oggi un dovere civile». Per queste ragioni, «nonostante che la Presidenza del Consiglio abbia disposto le bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici da oggi a mercoledì (giorno dei funerali di Stato e lutto nazionale) – annuncia il rettore -, mi assumo personalmente la responsabilità di disporre che le bandiere di Unistrasi non scendano. Ognuno obbedisce infine alla propria coscienza, e una università che si inchini a una storia come quella non è una università».

Ma se Montanari si oppone alle onoranze per Berlusconi, due ex pm tessono l’elogio del leader scomparso. Entrambi sono scesi in politica col centrodestra. «Finisce un’era della storia d’Italia – afferma il guardasigilli Carlo Nordio -: Silvio Berlusconi è stato indiscusso protagonista della vita del Paese, a lungo anche nel dibattito intorno alla giustizia, che ha sempre inteso orientare in senso garantista e liberale. Con costernazione ho appreso della sua morte. Ai suoi familiari e a tutta Forza Italia il mio più sentito cordoglio». Il magistrato Catello Maresca, consigliere comunale a Napoli, diffonde una nota con la consigliera Rosaria Borrelli (Gruppo Maresca. «Profondamente addolorati per la scomparsa di Silvio Berlusconi – si legge -, esprimiamo il nostro più sincero e umano cordoglio alla famiglia e alle persone a lui più vicine, nonché al partito Forza Italia. Crediamo che la nazione abbia perso una persona dalle eccezionali doti politiche e umane».

martedì, 13 Giugno 2023 - 16:29
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