Nipote del boss ucciso, Taormina picchiato a Napoli dopo sentenza: «Animi esasperati da pubblica accusa e parte civile»

di mg

Picchiato dai parenti della vittima di un processo a causa di una «sconsiderata esasperazione dei fatti portata avanti dalla pubblica accusa e dalla difesa di parte civile che reclamavano l’ergastolo».

Pochi giorni fa l’avvocato Carlo Taormina, impegnato nella difesa di uno dei due imputati per l’omicidio del 17enne Nicholas Di Martino, è stato preso a schiaffi all’esito del processo di secondo grado: l’hanno aggredito, come è noto, alcuni parenti della vittima, perché volevano il carcere a vita e invece gli imputati hanno rimediato pene diverse. Maurizio Apicella, quello che ha sferrata la coltellata mortale, è stato condannato a 18 anni, mentre Ciro Di Lauro – che aveva dato calci e pugni alla vittima – si è visto infliggere 9 anni e 4 mesi.

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Pene ritenute troppo basse dai parenti di Nicholas Di Martino (nipote del boss di Gragnano Nicola Carfora ‘o fuoco), che dapprima hanno insultato i giudici e in un secondo momento si sono scagliati contro l’avvocato Taormina. «Le minacce di morte pronunziate ripetutamente tra le urla nei miei confronti, hanno avuto purtroppo un grave seguito perché i familiari di Nicholas mi hanno teso un agguato fuori dal tribunale nei pressi del garage dove erano le nostre auto e mi hanno aggredito alle spalle violentemente. Sono riuscito a riparare dentro ad una auto di passaggio che mi ha protetto fino a quando ho potuto rientrare nella mia auto», ha racconto il penalista, denunciando i fatti pubblicamente anche su Facebook.

Per Taormina la colpa di questo clima incandescente è da ricercarsi nella «sconsiderata esasperazione dei fatti portata avanti dalla pubblica accusa e dalla difesa di parte civile che reclamavano l’ergastolo», che ha «esacerbato gli animi» e ha provocato «l’inferno con minacce di morte nei miei confronti per aver difeso Apicella e avergli evitato l’ergastolo, come era giusto che fosse per la provocazione subita e per la pentita confessione con richiesta di perdono alla famiglia di Nicholas».

sabato, 1 Luglio 2023 - 16:18
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