Lo uccise per una questione economica. La vittima gli aveva concesso un prestito in ragione della loro amicizia e alla richiesta di riavere indietro il denaro, lui ha perso il controllo e commesso l’omicidio. Giuseppe Porcelli, collaboratore scolastico, è stato condannato a 14 anni e 8 mesi di reclusione per l’omicidio dell’insegnante di sostegno Marcello Toscano.
Entrambi lavoravano presso la scuola ‘Marino Guarano’ di Melito, la scuola che è stata trasformata nella scena del crimine. E’ qui che il 27 settembre del 2022 i carabinieri trovarono il corpo senza vita di Toscano: il cadavere era nascosto in un siepe del cortile dell’istituto. I carabinieri chiusero il cerchio in poche ore grazie alle risultanze delle immagini estrapolate dalle videocamere di sorveglianze e all’esame di persone informate sui fatti.
Questi elementi condussero i militari da Porcelli e nella sua abitazione fu rinvenuta la prova regina: abiti intrisi di sangue, il sangue – come accertato dal Dna – di Marcello Toscano.
Il processo si è definito nella giornata di ieri, 4 luglio, con la modalità del rito abbreviato, formula che prevede lo sconto di un terzo della pena. Porcelli è stato anche condannato al pagamento di una provvisionale (una sorta di risarcimenti danni che sarà stabilità in sede civile) in favore dei parenti della vittima, costituiti parte civile, ed è stato interdetto in perpetuo dai pubblici ufficiali, inoltre è stato condannato. La sentenza è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli Nord.
mercoledì, 5 Luglio 2023 - 16:33
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