Patrick Zaki, il giovane ricercatore presso l’Egyptian Initiative for Personal Rights, è libero. E non vi è più pericolo che possa tornare in prigione.
Il presidente egiziano al-Sisi gli ha concesso la grazia a pochi giorni di distanza dalla condanna a 3 anni di reclusione per reati contro la sicurezza dello Stato di Mansoura. Zaki aveva denunciato la discriminazione dei cristiani, un verdetto che ha spinto diversi esponenti dei diritti umani ad abbandonare il “dialogo nazionale” lanciato dal governo per dare voce a tutti.
Il giovane attivista ha già scontato due anni. La sentenza della corte speciale non era appellabile e ieri Zaki era stato arrestato immediatamente nell’aula del tribunale. Dei 3 anni, avrebbe dovuto scontare ancora 14 mesi. Dopo la condanna, c’erano stati appelli per la grazia sia dal governo italiano che da quello statunitense.
mercoledì, 19 Luglio 2023 - 17:52
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