Le proteste non si placano e parte del mondo del politico sui territori punta l’indice contro il Governo per la sospensione del sussidio che ha innescato inevitabili tensioni sociali.
«La revoca del reddito di cittadinanza per tante persone è sbagliata ed è ingiusta dal punto di vista sociale e civile. In realtà il reddito avrebbe dovuto essere modificato e migliorato già tempo fa distinguendo opportunamente tra contrasto alle povertà e politiche formative e del lavoro – osserva l’ex sindaco di Napoli e attuale consigliere comunale Antonio Bassolino – È invece successo che è stata semplicemente e brutalmente cancellata la misura del rdc e così il danno, soprattutto per il sud e per le aree più disagiate del paese, rischia di essere molto grande. È dunque necessario che il governo si fermi, che si faccia un passo indietro, e che contemporaneamente si apra un serio confronto nel parlamento e nel paese sulla difesa dei più deboli e sul rilancio dello sviluppo».
Intanto nel pomeriggio si è tenuto un vertice a Palazzo San Giacomo, sede del Comune. Vi ha preso parte con l’assessorato alle Politiche Sociali, il capo di Gabinetto ed il direttore generale, anche Roberto Bafundi, direttore dell’Inps di Napoli, al fine di fare chiarezza sulla questione delle persone ‘occupabili’ che hanno ricevuto in questi giorni il messaggio dell’Inps, tra le quali potrebbero esserci soggetti con fragilità. L’amministrazione comunale ha chiarito che, ad oggi, ci sono 14.869 pratiche; di queste circa 5000 non sono state ancora lavorate ma saranno evase nei prossimi mesi e comunque entro il 31 ottobre come stabilito dalla riforma, garantendo a tutti gli aventi diritto la possibilità di rientrare nel reddito di cittadinanza.
La questione più importante emersa è che non esiste ancora una griglia di valutazione sulle fragilità dei cosiddetti ‘occupabili’ sulla quale sia l’amministrazione locale sia i centri dell’impiego possano lavorare per determinare chi ha diritto a rientrare nel reddito di cittadinanza. «I Centri per l’impiego della Campania hanno comunicato, attraverso un volantino affisso presso le loro sedi, di non avere il compito di segnalare ai Comuni quanti – fra i cosiddetti “occupabili” beneficiari del RdC – si trovino in condizioni di particolare disagio per la conseguente presa in carico da parte dei Servizi sociali. E’ necessario ribadire con forza però, che nemmeno i Servizi Sociali sono autorizzati e tantomeno hanno gli strumenti per valutare chi, tra gli “occupabili”, ha ancora diritto al reddito di cittadinanza per questioni di fragilità sociale», ha spiegato l’assessore al Welfare del Comune di Napoli Luca Trapanese il giorno dopo la nota diffusa dalla Regione Campania con cui si sottolinea che «è compito dei Servizi Sociali individuare, attraverso un’analisi preliminare prima, e multidimensionale poi, eventuali esigenze di prese in carico ai fini dell’attivazione di percorsi individuali di sostegno».
«Nel clima di confusione e conseguente tensione sociale che si sta creando si rischia di mettere in serio pericolo – aggiunge Trapanese – l’incolumità degli assistenti sociali che, in questo specifico caso, non dispongono degli strumenti necessari per attivare la procedura. È necessario avere senso di responsabilità, sia per i cittadini che per chi lavora per il bene comune, per questo rinnovo l’invito a non recarsi presso le sedi dei servizi sociali e ad attendere maggiori chiarimenti dal Governo che, ci auguriamo, arrivino nei prossimi giorni».
martedì, 1 Agosto 2023 - 23:14
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