Rdc, in centinaia sfilano a Napoli contro il taglio. Rabbia e slogan: «Meloni a testa in giù»


Rdc, in centinaia sfilano a Napoli contro il taglio. Rabbia e slogan: «Meloni a testa in giù». In corteo da piazza Garibaldi a piazza Plebiscito, urlando cori contro la premier e gli imprenditori che sfruttano i lavoratori. A Napoli in centinaia protestano per il taglio al Reddito di cittadinanza, in vigore dal 1 agosto per gli “occupabili”. Nella manifestazione organizzata dal movimento disoccupati 7 Novembre, collera e disperazione si intrecciano. Ci sono precari storici, famiglie con bambini. La protesta non registra incidenti, ma non mancano momenti di tensione.

Insulti sono indirizzati alla sede di Fratelli d’Italia in corso Umberto, presidiata da due camionette della polizia. Tra gli ex percettori c’è chi urla: «Senza reddito mai più, la Meloni a testa in giù». I manifestanti sfiorano il contatto con le forze dell’ordine in altre circostanze. Succede due volte, quando il corteo devia dal percorso concordato. La prima quando i dimostranti vanno sotto la sede dell’Inps. La seconda, nel momento in cui si portano davanti al Comune. In entrambi i casi si trovano di fronte il cordone di agenti in assetto antisommossa. Poi la manifestazione si conclude sotto la Prefettura. Anche qui, sventolano striscioni e gridano cori per il lavoro.

«Oggi un altro momento di lotta con centinaia di ex percettori contro il taglio al reddito di cittadinanza mentre aumentano vitalizi, aumentano le spese per armi e guerre, proteggono profitti e garantiscono pace fiscale ai grandi evasori – afferma un post del movimento 7 novembre -. Noi c’eravamo, a supporto di chi ha deciso oggi di alzare la testa mentre continuiamo la nostra lotta generalizziamo la nostra esperienza e vertenza. Siamo andati alla sede del partito di Governo e anche all’Inps. Una giornata importante che apre la possibilità di allargare la mobilitazione”. Per gli attivisti, tuttavia, “non basta, serve rilanciare la mobilitazione, organizzarsi quartiere per quartiere, prepararsi ad una mobilitazione regionale per poi andare tutti e tutte a Roma, collegarsi alle lotte dei lavoratori e lavoratrici, bloccare la circolazione delle merci”.

mercoledì, 2 Agosto 2023 - 23:44
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