Clan Sorianiello, 150mila euro al mese per sostenere gli affiliati (liberi e detenuti). Il gip: «Pericoloso controllo del territorio»

intercettazioni
di maga

Per sostenere i vari affiliati, liberi e detenuti, il clan Sorianiello – attivo nel rione Traiano a Napoli – impiegava mensilmente la cifra di 150mila euro. La circostanza emerge dalle oltre 300 pagine di ordinanza di custodia cautelare che questa mattina ha colpito 29 persone, ritenute dalla procura capi e gregari del sodalizio.

Il giudice per le indagini preliminari Leda Rossetti del Tribunale partenopeo ha disposto il carcere per 29 indagati, 13 dei quali sono già detenuti per altro, mentre ha respinto la richiesta di misura cautelare nei confronti di altre cinque persone. Nel motivare l’applicazione della misura cautelare, il gip sottolinea che sussistono elementi indiziari molto forti a sostegno delle contestazioni mosse dalla procura.

«Le intercettazioni, durante per circa un anno, rivelano come il clan Sorianiello eserciti tutt’oggi un rilevante e pericoloso controllo del territorio, disponendo di un ingente quantitativo di armi, che non esita a utilizzare per la difesa dei propri interessi, praticando le estorsioni nei confronti di coloro che ottengano nel loro territorio dei profitti illeciti e soprattutto attraverso la gestione di un rilevante traffico di stupefacenti (approvvigionamento di altri clan e gestione della piazza nel parco della 99), che rappresenta il principale canale attraverso cui ottenere cospicui profitti, al fine di poter sostenere un consistente importo di spese mensili».

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lunedì, 18 Settembre 2023 - 13:59
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