Calunnia a legale Eni, nuovi guai per Piero Amara rinviato a giudizio

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Piero Amara

Secondo l’accusa, avrebbe calunniato il responsabile degli affari legali di Eni, Stefano Speroni. Nuovo rinvio a giudizio per l’avvocato Piero Amara, già plurinquisito, e finito al centro del caso Loggia Ungheria.
Stavolta, a disporre il processo è stato il gup Tiziana Gueli del tribunale di Milano. Il dibattimento si aprirà il prossimo 15 dicembre davanti alle settima sezione penale del Tribunale in composizione monocratica.

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La Procura di Milano aveva chiesto di archiviare, ma l’istanza era stata respinta lo scorso dicembre da un gip che aveva ordinato l’imputazione coatta per Amara. Nell’udienza preliminare di oggi la procuratrice aggiunta Laura Pedio e il pm Stefano Civardi hanno insistito con la loro linea, chiedendo di prosciogliere l’imputato. Richiesta però respinta dal gup.

Il 24 dicembre 2019, in un verbale reso davanti ai pm milanesi nell’ambito dell’inchiesta sul cosiddetto ‘falso complotto’, Amara avrebbe incolpato Speroni, lo «pur sapendolo innocente – recita il capo di imputazione – , dei reati di corruzione tra privati e di fatture per operazioni inesistenti».

In sostanza, avrebbe sostenuto che Speroni, all’epoca in cui era socio di Dentons, studio legale esterno ad Eni, pagò la festa di compleanno di uno degli avvocati della compagnia petrolifera, recuperando, poi, i 20 mila euro spesi «emettendo una falsa fattura» al gruppo di San Donato. Speroni nel marzo 2020 ha sporto denuncia.

mercoledì, 4 Ottobre 2023 - 22:32
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