Frasi sessiste e imbarazzanti, Meloni lascia Giambruno dopo il fuorionda di Striscia. Ricci: «Le ho fatto un piacere»


Appena ieri Fiorello ironizzava: «Giorgia, sei un po’ arrabbiata ancora per il servizio di ‘Striscia’ di ieri? Ma ti posso dire? Ormai si divorzia in 24 ore!». E Giorgia, che allo showman è legata da rapporti di vecchia data (è stata la babysitter della figlia dell’artista), l’ha preso in parola. Questa mattina, attraverso i social, il premier ha reso noto il benservito al compagno Andrea Giambruno, al quale era legata sentimentalmente da circa 10 anni e dal quale ha avuto la figlia Ginevra. «La mia relazione con Andrea Giambruno, durata quasi dieci anni, finisce qui. Le nostre strade si sono divise da tempo, ed è arrivato il momento di prenderne atto», ha scritto Meloni. Una decisione inevitabile e necessaria dopo l’ultimo discutibile e discusso fuorionda di Giambruno. E’ stata Striscia la Notizia a mandare in chiaro alcune conversazioni, sessiste e imbarazzanti, del giornalista impegnato in studio.

L’imbarazzante fuorionda di Giambruno
“Posso toccarmi il pacco mentre vi parlo?”, domanda Giambruno, a cui replica una voce femminile: “L’hai già fatto”. “Tu sei fidanzata?”, chiede ancora. “Sì, gliel’hai già chiesto stamattina Andrea”, ribatte la stessa donna. Giambruno ancora: “Sei aperturista? Come ti chiami? Ci siamo già conosciuti? Dove ti ho già vista? Ero ubriaco?”. Poi l’audio prosegue. “Come amore? Sai che io e … abbiamo una tresca? Lo sa tutta Mediaset, adesso lo sai anche tu… Però stiamo cercando una terza partecipante, facciamo le threesome. Anche le foursome con …. Però … generalmente va a Madrid a ciu… Ma hai sco…? C’è fi…? Sc…to?”. “Ascolta – si sente ancora parlare Giambruno -, ti volevo dire una cosa, tu entrerai a far parte del nostro gruppo?”. “La risposta è: quale?”, replica una donna, e il dialogo fra i due va avanti.

“Entrerai a far parte del nostro gruppo di lavoro? Ti piacerebbe?”. “Sì, sì”. “Però devi darci qualcosa in cambio”. “La mia competenza”. “Sì, devi far parte del nostro gruppo. Noi facciamo le foursome”. “C’è un test attitudinale?”. “Certo”. “Cos’è il sottotitolo?”. “Si sco..”. Poi il compagno di Meloni si rivolge a un’altra persona. “Le ho detto: ‘vuoi entrare nel nostro gruppo?’. ‘Sì mi piacerebbe’. ‘Devi fare le foursome con noi’. ‘In che senso?’. ‘Tradotto si sc…'”. Quindi interviene un uomo. “Se ti registra Striscia poi vedi te…”. “Ma che ho detto raga – ribatte Giambruno -, si ride, si scherza, madonna, veniamo dalla pandemia”. “Ma se è finita da 5 anni…”, nota una donna. “Manco fossimo all’Agenzia delle entrate”, replica il giornalista.

Il caso, Giambruno sospeso per una settimana
Il contenuto del servizio di Striscia la Notizia, inutile dirlo, è divenuto immediatamente un caso. E le ripercussioni sono state di un certo spessore. Oggi Giambruno si è autosospeso per una settimana dalla conduzione di Diario del Giorno su Retequattro. Una decisione presa «in accordo con la direzione di testata», ha fatto sapere ufficialmente Mediaset dopo una giornata febbrile di riunioni fiume a Cologno Monzese e di indiscrezioni su una vicenda che intanto ha fatto il giro del mondo. Sul tavolo dei dirigenti, il video e soprattutto gli audio con battute sessiste e imbarazzanti del giornalista. Non c’è una sentenza già scritta: i legali dell’azienda stanno valutando i fatti, i profili di responsabilità, le eventuali violazioni del codice etico e la corretta esecuzione dei rapporti regolati dal diritto del lavoro per decidere se avviare una procedura disciplinare a carico di Giambruno. In questi casi il primo atto è una lettera di contestazione, con il coinvolgimento degli organi sindacali; il destinatario può rispondere con le controdeduzioni e solo al termine dell’iter possono scattare le sanzioni, che arrivano fino al licenziamento. Giambruno intanto oggi non è andato in onda: al suo posto Luigi Galluzzo, storico volto Mediaset.

Il post di Meloni e la solidarietà delle donne delle opposizioni
Sul piano personale, invece, Giambruno ha dovuto fare i conti con la decisione della compagna di mettere un punto alla loro relazione, iniziata dopo che la scintilla si accese dietro le quinte della trasmissione di Paolo Del Debbio su Rete 4. La decisione comunicata questa mattina e che la premier ha così spiegato: «Le nostre strade si sono divise da tempo, ed è arrivato il momento di prenderne atto. Difenderò quello che siamo stati, difenderò la nostra amicizia, e difenderà, a ogni costo, una bambina di sette anni che ama la madre e ama il padre, come io non ho potuto amare il mio. Non ho altro da dire su questo». Quindi la chiosa a chi ha usato le gaffe di Giambruno per colpire lei: «Ps. tutti quelli che hanno sperato di indebolirmi colpendomi in casa sappiano che per quanto la goccia possa sperare di scavare la pietra, la pietra rimane pietra e la goccia è solo acqua». Per tutta la giornata Giorgia Meloni si è trincerata, comprensibilmente, dietro il muro del silenzio. Hanno parlato i tanti attestati di solidarietà, da quelli, scontati, provenienti da Fratelli d’Italia e Salvini, sino ad arrivare a rivali politici. Carlo Calenda di Azione ha scritto sui social: «Tutta questa vicenda è abbastanza sconcia. L’uso strumentale dei fuori onda da parte di reti Tv collegate a partiti politici, la richiesta assurda che delle frasi (volgari) di Giambruno risponda Meloni. Il tutto con di mezzo una bimba di 7 anni che deve poter fare una vita normale. Io sono un avversario di Giorgia Meloni ma oggi ha tutta la mia solidarietà. Così in Italia non si produrrà mai nulla tranne il fango, finché il fango non sommergerà tutti e tutto».

L’eurodeputata del Pd Alessandra Moretti ha riconosciuto alla Meloni l’aver assunto una decisione non facile per le ripercussioni sulla sfera affettiva: «Restare donne oltre i ruoli che si ricoprono non è un’impresa facile . L’amore per i nostri figli ci rende le rocce che siamo e ci fa scegliere per il meglio. La ragione di tutto sta lì. Un abbraccio a Giorgia Meloni che ha agito in un momento difficile da donna libera. Ora le lascino fare la madre». Sulla stessa linea l’ex ministra Elena Bonetti, deputata del gruppo Azione-Italia Viva-Renew Europe e presidente di PER-Popolari Europeisti Riformator: «Oggi una mamma e sua figlia stanno soffrendo per un sistema mediatico che le ha colpite nel loro privato. Questo accade perché Giorgia Meloni è premier. Che la si attacchi in questo modo per indebolirla politicamente è disgustoso. Solidarietà a lei e alla sua bambina». Si è unita al coro Daniela Ruffino, deputata di Azione: «A Giorgia Meloni desidero fare i complimenti per la limpidezza e la determinazione con cui ha difeso il proprio ruolo di donna e di madre. È bene che la lotta politica resti sul terreno della politica e lontano dal putridume del gossip».

Difende il suo operato, invece, Antonio Ricci, il papà di Striscia la Notizia. «Meloni. Un giorno scoprirà che le ho fatto un piacere».

venerdì, 20 Ottobre 2023 - 20:39
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