Fu preso di mira perché gay e fu picchiato brutalmente, tanto che le botte gli procurarono la perdita della vista a un occhio.
Ieri il giudice monocratico Francesco Todisco del Tribunale di Torre Annunziata ha condannato in primo grado a 6 anni e mezzo di reclusione per lesioni gravissime un 30enne, che sferrò un calcio in pieno volto a un uomo di 50 anni che si è costituito parte civile assistito dall’avvocato Simonetta Vitiello. Un altro imputato è stato assolto per non avere commesso il fatto.
I fatti si verificarono nella notte tra il 31 agosto e il primo settembre 2017 e furono denunciati dal 50enne solo due mesi dopo, quando gli fu asportato definitivamente il bulbo oculare perforato dalla terribile aggressione. Il 50enne fu messo dentro uno scatolo di cartone e venne selvaggiamente picchiato.
Durante la requisitoria il pubblico ministero Ugo Spagna aveva chiesto una condanna a quattro anni e dieci mesi, inferiore a quella decisa dal giudice. «Finalmente – racconta il 50enne – dopo tanti anni giustizia è stata fatta. Da quella tragica notte la mia vita è cambiata per sempre: ho vissuto momenti di sconforto e di forte depressione, ritrovandomi senza un occhio e con grosse difficoltà economiche, ma devo ringraziare il mio avvocato che ci ha sempre creduto». L’imputato dovrà risarcire i danni in sede civile.
martedì, 31 Ottobre 2023 - 13:12
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