Uccise 54enne e trasportò cadavere su scooter, condannato a 14 anni. La difesa reclama: non ci fu volontarietà


Le immagini riprese dalle telecamere restituirono una scena agghiacciante: un uomo, alla guida di uno scooter, trasportava un cadavere avvolto in un sacco di plastica. Era il giugno dello scorso anno. Alla guida del veicolo c’era Sitariu Florin, di nazionalità rumena. Nel pacco avvolto da un laccio c’era il corpo senza vita del 54enne Georghe Paraschiv, anche lui rumeno: il cadavere fu ritrovato il 4 giugno 2022 da un agricoltore in un campo di Scisciano, in provincia di Napoli.

Per quel delitto Sitariu Florin è stato condannato a 15 anni di reclusione per omicidio volontario e occultamento di cadavere. La procura aveva chiesto 16 anni. La sentenza è stata emessa all’esito del processo che si è definito con la modalità del rito abbreviato, formula che prevede lo sconto di un terzo della pena. La difesa, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Montanile, aveva chiesto l’esclusione della volontarietà e anche il riconoscimento del parziale vizio di mente «dato lo stato dell’ubriachezza cronica sia dell’imputato che della persona offesa, ne chiedeva la congrua diminuzione della pena».

Secondo il legale, infatti, la dinamica dei fatti sarebbe stata diversa da quella prospettata dalla procura: «L’evento morte verificatosi era sicuramente non voluto dall’imputato – ha sottolineato in in una nota stampa il legale – L’imputato, infatti, per difendersi da una aggressione consumata dalla vittima, le cagionava involontariamente e per difesa una caduta, a seguito della quale la persona offesa riportava gravissime lesioni alla testa, causa dell’immediato decesso». «I fatti descritti dall’imputato – ha aggiunto l’avvocato Montanile – hanno una sicura valenza probatoria, in relazione alla lacunosità delle indagini ed al quadro soltanto insufficientemente indiziario delle stesse». Per questa ragione l’avvocato ha già annunciato ricorso in Appello.

giovedì, 2 Novembre 2023 - 14:16
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