Non s’è neppure insediato che ha già convocato, per lunedì prossimo, il primo Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica del suo mandato. Michele di Bari, neo prefetto di Napoli, non perde tempo. Perché Napoli, «città straordinaria, incredibile, dove vive una popolazione che ha un forte senso di umanità e una grande capacità di rialzarsi», non può permettersi di perdere tempo. «Le urgenze sono tante», dice subito di Bari nell’incontro di saluto con la stampa a Palazzo di governo.
«Più dossier sono alla mia attenzione e a breve adotteremo degli atti», aggiunge, evitando però di fare ‘spoiler’. Quel che è certo è che il neo prefetto intende puntare il piede dell’acceleratore sulla sicurezza e sul contrasto alla criminalità minorile, le grandi emergenze irrisolte della città nonostante gli impegni profusi da pezzi di istituzioni. E non sembra uno che ama i ‘grigi’. «Le regole devono essere osservate – puntualizza parlando della lotta alla criminalità minorile -. Noi non possiamo permetterci di essere lassisti su questo tema. Perché è per il bene dei giovani».
Quindi indica le altre grandi priorità con cui cimentarsi: Napoli ha bisogno di «sicurezza», di investire sul «contrasto al disagio sociale», di «aumentare la vigilanza di tutto ciò che può creare progresso, sviluppo», e di essere «accompagnata anche attraverso le forze di polizia che ringrazio per quello che stanno facendo, le municipalità, la regione Campania». Solo rispondendo a queste criticità, avverte di Bari, si farà in modo che «le comunità possano sempre crescere».
«La crescita di una comunità – argomenta – viene attraverso la sicurezza, senza la quale non c’è libertà, non c’è giustizia, non c’è benessere; viene attraverso il lavoro e il contrasto a ogni forma di degrado, perché questo contribuisce a rafforzare l’elemento sicurezza; e poi avviene attraverso un impegno quotidiano nel sociale, con l’impegno di tutti quelli che hanno una responsabilità di settore, e delle agenzie educative che si sforzano di accompagnare i giovani verso percorsi di attenzione, di legalità, perché la grande scommessa riguarda proprio i giovani e tutto ciò che può accadere nel futuro».
«Una città vive dell’oggi, ma devi vivere soprattutto del futuro», sentenzia. E sul futuro Michele di Bari punta la sua sfida: «Dobbiamo fare in modo che tutte le istituzioni vadano nella stessa direzione di marcia e percorrano la stessa strada. Dobbiamo guardare al futuro di questa città con speranza, non dobbiamo farci rubare la speranza».
venerdì, 15 Dicembre 2023 - 20:37
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