Ondata di violenze non stop a Napoli contro autobus Anm. E adesso la pista di un attacco organizzato prende quota. Dopo i 9 assalti di stanotte, se ne registrano altri 2 nel pomeriggio. In entrambi i casi, come nei precedenti, sarebbero stati esplosi colpi d’arma ad aria compressa. E tutte e due le volte, gli autori avrebbero viaggiato su uno scooter. Nel mirino è finito prima un mezzo in servizio sulla linea R7, in via Riviera di Chiaia. L’assalto si è consumato intorno alle 17.10. L’autista è stato costretto ad arrestare la marcia, quando si è accorto dei vetri laterali in frantumi. Stessa scena nei pressi di via Marina. Stavolta gli assalitori hanno centrato i vetri di una autobus della linea 151. L’assessore comunale ai trasporti, Edoardo Cosenza, parla di «un’azione vigliacca che reca un grave danno materiale ad Anm e che riduce il servizio per i cittadini, proprio nel momento di forte progressione del trasporto su superficie, con 300 bus in circolazione in questi giorni».
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Per il presidente della commissione comunale Trasporti, Nino Simeone, «a questo punto, questi episodi non possono e devono passare come semplice atti vandalici, perché non lo sono più». Il consigliere comunale chiede di convocare subito un tavolo di sicurezza, «altrimenti la situazione può scivolare di mano». L’offensiva criminale è davvero senza precedenti.
«Appare evidente che l’escalation di violenza ai danni del personale e dei mezzi Anm è oramai fuori controllo – affermano denunciano Adolfo Vallini e Marco Sansone del sindacato Usb lavoro privato – sono anni che chiediamo in modo vano maggiore sicurezza a bordo dei mezzi ed un presidio h24 nelle stazioni e capolinea del trasporto pubblico». I sindacalisti ricordano che «la settimana scorsa a seguito dell’ennesima aggressione ai danni di un autista, investito perché aveva chiesto a un’automobilista di spostarsi dal capolinea per poter fermare il bus, siamo stati costretti a proclamare uno sciopero immediato con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica, il Comune di Napoli, ma anche l’Anm nel ricercare soluzioni condivise tese ad assicurare la sicurezza dell’esercizio, l’incolumità del personale e degli utenti». Purtroppo «nonostante gli sforzi del direttore di esercizio di Anm il giorno dopo lo sciopero eravamo nuovamente punto e a capo».
Per far fronte «a questa nuova ondata di violenza – spiegano Vallini e Sansone – chiediamo al direttore generale di Anm, Francesco Favo, di istituire un tavolo di crisi permanente presso la Prefettura di Napoli con la presenza dei responsabili e rappresentanti alla sicurezza Anm, il Comune di Napoli e la Questura». Per gli esponenti dell’Usb «siamo di fronte a continui attentati alla sicurezza dei trasporti, con interruzione di pubblico servizio, ad opera di balordi».
mercoledì, 24 Gennaio 2024 - 19:46
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