«La polizia ci ha picchiato a sangue, è stato detto che stavamo cercando di entrare. Che stavamo spingendo, ma non è vero. Abbiamo solo avanzato. E siamo stati tutti picchiati a sangue. Ci sono tantissime persone picchiate a sangue. La polizia ci ha manganellati decine e decine di volte». La voce di Flavia Carlini, autrice di “Noi vogliamo tutto”, libro che la giovane presenterà stasera alle 18 alla libreria Feltrinelli in piazza dei Martiri, è rotta dal pianto. E dalla paura. Stamattina era dinanzi alla sede Rai di Napoli in via Marconi per partecipare alla manifestazione organizzata da Potere al Popolo, Rete per la Palestina Libera e disoccupati con l’ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, dopo le polemiche per l’esibizione di Ghali a Sanremo. Molti hanno tra le mai la scritta ‘IsRAIele’.
Una manifestazione pacifica ma forte nella denuncia. Alcuni manifestanti hanno esibito manifesti con la scritta ‘Rai’ con dipinto del sangue che scorre, mente altri hanno invocato lo ‘stop al genocidio’. Molti avevano tra le mai la scritta ‘IsRAIele’. Altri indossavano maschere dell’alieno che ha accompagnato sul palco dell’Ariston il cantante mentre l’acronimo Rai è diventato ‘Rai televisione IsRAIeliana’. Poi però a un certo punto la situazione si è incendiata. Alcuni manifestanti hanno cercato di attaccare ai cancelli della Rai uno striscione, e in pochi istanti non si è capito nulla più. La polizia ha caricato i manifestanti, usando anche i manganelli. Si è scatenato l’inferno, con urla e grida e forte tensione. E poi video e foto di manifestanti con la testa spaccata e il sangue che grondava. Proprio quelle immagini hanno dato il là alla pioggia di interventi di tanti politici che adesso chiedono conto al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di fare fare chiarezza sull’accaduto.
«Le immagini che giungono da Napoli, dove all’esterno della sede Rai era stato organizzato un presidio a sostegno della causa palestinese, sono sconcertanti – hanno commentato gli esponenti del Movimento cinque stelle in commissione di vigilanza Rai -. Dalle prime ricostruzioni la risposta delle forze dell’ordine ai manifestanti appare del tutto sproporzionata. La misura è colma. C’è un clima irrespirabile di regime». «Chiediamo al ministro Piantedosi di assumersi la responsabilità di quanto è venuto a Napoli e gli chiediamo di chiarire cosa abbia reso necessario una simile reazione», hanno concluso.
Sulla stessa scia il deputato Emiliano Fossi del Pd: «Va accertata l’esatta dinamica dei fatti, ma le immagini di giovani feriti mentre cercavano di manifestare sono evidenti ed allarmanti. La situazione non va assolutamente sottovalutata: se le forze dell’ordine hanno manganellato cittadini soltanto perché volevano esporre uno striscione per fermare la guerra a Gaza e manifestare per una vera e libera informazione nei pressi della sede Rai di Napoli, evidentemente, non esiste più in questo paese la libertà di espressione garantita dalla Costituzione. Il ministro Piantedosi deve chiarire immediatamente la vicenda».
«Quanto avvenuto oggi a Napoli davanti alla sede Rai è gravissimo e lede il diritto alla libertà di espressione garantito e sancito dalla Costituzione – ha commentato il deputato Piero De Luca del Pd -. È necessario che il Ministro Piantedosi faccia piena chiarezza, il prima possibile, sull’esatta dinamica dei fatti». «Le immagini che abbiamo visto tutti rappresentano una brutta pagina per l’Italia, in cui non possono trovare spazio alcuno manganellate o azioni di repressione violenta nei confronti di manifestazioni pacifiche – ha detto De Luca -. C’è un clima pesante nei confronti di chi esprime in modo democratico il proprio pensiero, da fermare subito perché non più tollerabile».
Il bilancio, dunque, è di polemica politica e di feriti. Da fonti della questura, si apprende che i poliziotti feriti sono cinque: due sono in servizio al Reparto mobile mentre altri tre al locale commissariato di polizia. Da fonti dei manifestanti si apprende che sono cinque gli attivisti colpiti e costretti a farsi medicare dopo gli scontri. Nessuno dei feriti è in gravi condizioni.
martedì, 13 Febbraio 2024 - 16:49
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