Alla fine l’ha spuntata Marco Nonno, che diversi big del partito avrebbero preferito mantenesse un basso profilo per via della sua travagliata storia processuale (dopo una condanna in primo grado, è stato assolto dall’accusa di devastazione per gli scontri di Pianura del gennaio 2008) e per quella sentenza definitiva di condanna per resistenza a pubblico ufficiale (legata sempre gli scontri di Pianura) che lo ha portato fuori dal Consiglio regionale della Campania ai sensi della legge Severino.
Ieri sera Nonno, politico di lungo corso in città e un bacino di preferenze personali di tutto rispetto, è stato proclamato nuovo coordinatore di Fratelli d’Italia a Napoli, battendo a Congresso (tenutosi sabato 18 e domenica 19 febbraio) lo sfidante Diego Militerni, ex vice commissario regionale del partito, che aveva avuto la benedizione dei vertici nazionale. Nonno ha incassato 604 preferenze, il 60.8% del totale. E il totale è stata rappresentato da 1010 a fronte dei 2100 tesserati: un dato, questo, sul quale bisognerà soffermarsi e riflettere. «Ringrazio tutti i 604 tesserati e militanti che hanno riposto la loro fiducia in me, da nuovo segretario cittadino sarò già al lavoro questa settimana cercando di includere le varie anime del partito», sono state le prime parole di Nonno.
Per Militerni si sono espressi in 388. Le schede bianche sono state 18. Il vicepresidente è Luigi Rispoli, che è stato al fianco di Nonno in questa campagna elettorale interna al partito. Con la nomina di Nonno termina la fase di commissariamento del partito e il mandato del senatore Sergio Rastrelli, che si era insediato alla guida pro tempore del partito dopo il caos scoppiato durante le elezioni comunali 2021 (a poche ore dalla presentazione delle liste si verificò una lite imbarazzante tra Nonno e Pietro Diodato). Designato anche il coordinamento cittadino: ne fanno parte lo sconfitto Diego Militerni, Dario Renzullo (216 voti), Antonio Quaranta (195), Salvatore Longobardi (184), Vincenzo Morra (172), Arianna Mocerino (147), Laura Pellegrino (147), Carmine Di Domenico (142), Rosario Provenzano (132), Anna Maresca (128), Ione Abbatangelo (120), Armando Manzo (97) e Pietro Lauro (93).
«Con il Congresso di Fratelli d’Italia di Napoli città abbiamo concluso tutti e sei i Congressi campani. Quattro mesi di lavoro intenso e desidero complimentarmi con i presidenti eletti: Domenico Matera per Benevento, Gimmi Cangiano per Caserta, Giuseppe Fabbricatore per Salerno, Ines Fruncillo per Avellino, Michele Schiano per Napoli Provincia e Marco Nonno per Napoli Città. Uguali complimenti vanno a tutti coloro che sono stati eletti nei ruoli di dirigenti provinciali. Il grazie più grande però va ai nostri militanti che hanno lavorato per animare discussione e le votazioni ai seggi», è stato il commento del senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone, commissario regionale del partito in Campania. «Con loro – ha aggiunto Iannone – abbiamo tenuto congressi veri dove ogni iscritto ha potuto scegliere i vertici del proprio territorio con voto uguale. Abbiamo visto file di persone ai seggi che in maniera serena si sono espressi liberamente. È stata una festa della democrazia diversamente dal Pd campano con vicende opache e truppe cammellate in campo solo per il potere locale. Merito a tutta la nostra Comunità che ha saputo lavorare e confrontarsi cogliendo l’opportunità che Giorgia Meloni ci ha dato. Un ringraziamento speciale al vice ministro Cirielli ed al ministro Sangiuliano che non hanno fatto mancare presenza e vicinanza ovunque».
lunedì, 19 Febbraio 2024 - 16:03
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