Napoli, 15enni accoltellati all’Arenile per una scarpa pestata: questore chiude l’attività. Il 17enne indagato chiede scusa

Ospedale san Paolo
L'ospedale San Paolo di Napoli
di mg

Tutto chiuso. Per trenta giorni. Tutto chiuso per ordine del questore di Napoli. L’Arenile di Bagnoli si ferma a seguito del ferimento di due 15enni, uno dei quali gioca nella Puteolana, avvenuto la sera del 30 aprile durante un evento musicale. I ragazzini sono stati accoltellati all’addome durante una lite nate per futili motivi e sono stati trasportati in codice rosso all’ospedale San Paolo. Un episodio di criminalità dal particolare allarme sociale che ha spinto il questore, su richiesta del commissariato di Bagnoli, a disporre la sospensione per 30 giorni dell’attività di stabilimento balneare marino e/o elioterapico, con annesse attività accessorie di ristorazione e trattenimenti danzanti. Il provvedimento, spiega la Questura di Napoli, «è finalizzato a scongiurare un concreto pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini».

Sullo sfondo anche altri episodi di aggressione avvenuti all’Arenile: tra aprile 2022 e marzo 2024, si sono verificati una lite, scaturita da futili motivi, in cui una persona era rimasta ferita, e vari episodi di furto con destrezza; il 28 aprile scorso, durante un concerto, due persone erano state arrestate per detenzione illecita di sostanze stupefacenti. E si arriva così al 30 aprile, la sera in cui all’Arenile si teneva una festa aperta ai ragazzini, con il ferimento di due quindicenni. Per questa aggressione è stato arrestato un 17enne, del quartiere napoletano di Secondigliano, che deve rispondere di tentato omicidio.

A scatenare l’aggressione un piede pestato, un piccolo e normale incidente avvenuto mentre si ballava. In pochi istanti la discussione verbale si è trasformata in un accoltellamento. La madre del 17enne ha chiesto scusa, inviando una lettera al deputato Francesco Emilio Borrelli affinché ne venisse data diffusione: «Mi dissocio da qualsiasi forma di violenza e sono vicina alle famiglie dei due ragazzi», ha scritto. Aggiungendo: «Ho la morte nel cuore per quello che è capitato» ai due ragazzini. Si è detto pentito per quanto accaduto anche il 17enne, difeso dagli avvocati Salvatore D’Antonio e Antonella Senatore. Come riportato da Il Mattino, il giovane avrebbe spiegato che non era sua intenzione uccidere le vittime e si sarebbe augurato in una pronta guarigione dei due per poterli incontrare e chiedere loro perdono.

venerdì, 3 Maggio 2024 - 22:14
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