Agevolazione “SuperAce”, decreto di sequestro per 800 società dopo inchiesta procura Napoli Nord

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Un decreto di sequestro preventivo è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli Nord nei confronti di 800 società, con riferimento ai crediti connessi alle agevolazioni introdotte in materia di aiuti alla crescita economica, cosiddetti “SuperAce”, per un valore complessivo di oltre 117 milioni di euro.

In particolare l’attività di indagine ha riguardato la fascia di erogazione del credito inferiore e prossima ai 150mila euro, attesi i più stringenti obblighi di certificazione imposti dal Codice antimafia per la fruizione di erogazioni pubbliche da parte delle imprese italiane che superino tale soglia. L’incrocio dei dati rilevati sui moduli utilizzati dai beneficiari per richiedere il credito con i valori riportati nei relativi bilanci di esercizio e nei quadri dichiarativi, quando presenti, ha fatto emergere come numerose imprese avessero trasmesso false attestazioni all’Agenzia delle Entrate, indicando di aver conseguito aumenti di capitale, in realtà mai realizzati. L’approfondimento, inoltre, della posizione di alcune persone fisiche, spesso ricorrenti nella loro qualità di firmatari dei moduli, come pure dei dati temporali ivi riportati, stavolta antecedenti alla data di inizio dell’attività dell’impresa, ha confermato la condotta illecita paventata, evidenziando un “elevato dispendio” di risorse pubbliche da frenare con tempestività.

Al termine delle indagini sono state ricostruite 800 posizioni irregolari relative ad altrettante società e attività di impresa, riconducibili a 594 persone fisiche, oltre la metà delle quali residenti in Campania, ritenute responsabilità del reato di truffa aggravata ai danni dello Stato per avere trasmesso all’Agenzia delle entrate moduli con dati fittizi, per ottenere un credito poi ceduto a terzi, alimentando così il “mercato nero” dei crediti fiscali da cedere alle imprese maggiormente esposte con il fisco.
Con l’intervento della procura e della Finanza «si è interrotta – si legge nella nota stampa – una catena di cessioni successive del credito. Infatti quest’ultimo è stato sottoposto a sequestro anche nei confronti dei terzi cessionari, al fine di preservare l’agevolazione degli abusi di matrice economico-criminale e di ripristinarne la naturale destinazione a vantaggio dell’imprenditoria legale».

Il decreto costituisce l’epilogo di una più ampia attività di indagine che ha riguardato truffe in materia di agevolazioni concesse per ristrutturazioni edilizie, in relazione alle quali la procura della Repubblica di Napoli Nord, avvalendosi della stretta sinergia operativa con il Gruppo della Guardia di finanza di Frattamaggiore, ha già sottoposto a sequestro, dal 2022, crediti fittizie per complessivi 1,6 miliardi di euro.

mercoledì, 19 Giugno 2024 - 08:36
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