Una «prima grande commessa di power skid che sarà la base di partenza per Italian green facotry». Il sogno di rinascita dell’ex Whirlpool in via Argine passa da qui. Passa attraverso la definizione, prossima, di un grosso contratto. È Felice Granisso, ceo di Italian Green Factory, la società del gruppo Tea Tek che ha rilevato il sito di via Argine per reindustrializzarlo, ad annunciare la novità. Una novità che scandisce questa lunga fase di “attesa” di ricostruzione dello stabilimento che fu della Whirlpool. Come noto nella parte principale del complesso industriale, è stato trovato dell’amianto e questo ha dilatato i tempi dei lavori rendendo necessaria una particolare procedura di rimozione e smaltimento del materiale. Procedure che però non fermano i progetti di Tea Tek.
Lunedì 1 luglio si è registrata la visita della XI Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati presso il sito ex Whirlpool a testimoniare la costante attenzione da parte del Governo e dei parlamentari verso questo progetto di rinascita che ha consentito di salvare circa 300 posti di lavori. «La visita della commissione parlamentare sancisce in maniera unitaria che il parlamento sostiene questo investimento. Siamo orgogliosi e onorati di questo impegno», osserva Granisso. Che promette: «Tutti insieme lavoreremo per riuscire a rispettare le tempistiche per arrivare quanto prima sul mercato con i prodotti Italian green factory». È uno sforzo importante. La scoperta dell’amianto ha provocato dei rallentamenti, che il gruppo Tea Tek sta affrontando battendo anche strade alternative per aggirare il problema dell’assenza di impianti di produzione dove avviare le attività. «I lavori di smantellamento dei vecchi opifici stanno procedendo – spiega Granisso – ma per accelerare l’avvio delle produzioni abbiamo acquisito un immobile di 32mila metri quadri nell’area Stellantis a Pomigliano D’Arco. Il rogito si farà a fine mese e prevediamo l’entrata in produzione in 12 mesi. A breve, poi, immetteremo a lavoro i primi operai presso la nostra sede ad Acerra, in vista delle prima commesse di power skid». E sull’operatività dei«L’idea – spiega Granisso – è di immettere progressivamente i primi lavoratori per arrivare a 140 unità nell’arco di un anno, ma questa pianificazione avverrà di concerto con i sindacati. Sono stati avviati i percorsi formativi per le maestranze grazie alla Regione Campania, e stiamo cosi formando i profili necessari».
Ma il nuovo stabilimento di Italian Green factory sarà più di una innovativa fabbrica green. C’è una palazzina, in un’altra area dello stabilimento, i cui lavori procederanno più speditamente e quella palazzina, nelle intenzioni di Tea Tek, dovrà diventare un vero e proprio ponte con il quartiere. «Sarà il Green innovation hub: tutto il polo di ricerca della nostra azienda – spiega Granisso -. Lo apriremo all’Università, alla città perché avrà l’asilo nido, gli spazi del craal. Quindi quello sarà il nostro polo di apertura alla città e speriamo che quello sia il primo elemento di cambiamento del quartiere, partendo proprio dal nostro stabilimento».
Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente della XI Commissione, Walter Rizzetto: «I lavori stanno andando avanti in modo sostanziale e rapido. Per quel che riguarda la politica, i vari ministeri – del Lavoro e delle Imprese e del Made in Italy – devono certificare e confermare la tempistica rispetto ad una burocrazia che nel nostro paese mette ancora il bastone tra le ruote a chi vuole fare impresa. Occorre garantire che il piano di investimenti venga rispettato nelle tempistiche per consentire a questi lavoratori di tornare a lavorare».
mercoledì, 3 Luglio 2024 - 16:44
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