Napoli, operazione chirurgica errata: Asl condannata a risarcire 700mila euro a familiari di paziente deceduto

corsia ospedale
Una corsia d'ospedale

Il Tribunale di Napoli ha condannato l’Azienda sanitaria locale (Asl) a risarcire con oltre 700.000 euro la moglie e il figlio di un uomo deceduto a causa di gravi negligenze mediche. La famiglia, assistita dallo studio legale e medico-legale Associati Maior, ha visto riconosciute le proprie ragioni dopo un lungo e doloroso percorso legale.

I fatti risalgono all’inizio del 2021, quando il paziente si ricoverò per un intervento chirurgico nella regione addominale. Fin da subito, l’operazione si rivelò errata e negligente, oltre che inadeguata per la patologia del paziente. La situazione peggiorò ulteriormente durante il lungo periodo post-operatorio, caratterizzato da infezioni nosocomiali che contribuirono in modo significativo al decesso del paziente.

La consulenza tecnica d’ufficio (Ctu) svolta dai periti incaricati dal tribunale ha pienamente confermato la tesi medico-legale presentata dalla famiglia. Il Tribunale di Napoli ha riconosciuto la responsabilità dell’Asl e ha emesso una sentenza di condanna, disponendo un risarcimento superiore ai 700.000 euro.

«Questa sentenza rappresenta un’importante vittoria non solo per la nostra assistita e suo figlio, ma per tutti coloro che lottano per la giustizia in casi di malasanità. Il denaro non potrà mai colmare il vuoto lasciato dalla perdita di un marito e padre, ma siamo soddisfatti di aver ottenuto un riconoscimento ufficiale della verità e delle responsabilità. Continueremo a batterci affinché simili negligenze non restino impunite e affinché le strutture sanitarie migliorino costantemente i loro standard di cura», hanno commentato gli avvocati dello studio legale e medico-legale Associati Maior.

venerdì, 19 Luglio 2024 - 18:21
© RIPRODUZIONE RISERVATA