Crollo ballatoio alla Vele celeste, 31 alloggi inagibili e 300 sfollati rientrano in casa. Emergenza abitativa per 500 persone

di mg

Adesso la priorità è trovare una sistemazione a chi non può tornare a casa. Dopo il crollo del ballatoio al terzo piano, la Vela celeste di Scampia è stata sgomberata. Non senza difficoltà. E non senza difficoltà, in tempi record, i vigili del fuoco hanno proceduto alla verifica di staticità di moltissime delle abitazioni che insistono nel mostro di cemento venuto su negli anni Settanta. Una corsa contro il tempo necessaria per capire se e quali case avessero risentito dei contraccolpi del crollo, necessaria per capire se e quante persone dovranno continuare a soggiornare fuori casa. Si è lavorato senza respiro e già poche ore fa dal vertice in prefettura a Napoli è emerso un primo dato positivo: 300 sfollati su 800 potranno rientrare in casa già entro stasera; si tratta di nuclei familiari che complessivamente occupano 66 alloggi. L’emergenza abitativa resta, per ora, per 500 persone.

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«Da una verifica tecnica fatta in queste ore risulta che 66 alloggi possono essere già disponibili, mentre 31 sono totalmente inagibili», ha fatto sapere il prefetto Michele di Bari che ha annunciato un monitoraggio complessivo di tutte le circa 100 abitazioni della Vela Celeste: per completare l’operazione serviranno 15 giorni. «In questo periodo, laddove vi sarà la possibilità, si farà rientrare le persone quanto prima», ha detto il prefetto.

Per i 500 cittadini attualmente senza casa «sono state individuate 17 strutture che accoglieranno un totale di circa 300 persone. Per gli altri 200 si sta verificando la disponibilità di altre strutture alloggiative e il lavoro procede alacremente». Il sindaco Gaetano Manfredi, nella conferenza stampa tenuta questa mattina, ha garantito che ci sarà una «sistemazione sicura e certa» per chi è costretto a restare fuori casa. «Dobbiamo aiutare i disabili, i nuclei familiari più fragili», ha insistito. L’assessore all’Istruzione Laura Lieto ha lanciato un appello agli istituti scolastici, affinché mettano a disposizione le palestre come ricovero temporaneo. Un appello alla solidarietà, che ha raccolto molte adesioni. Il rettore dell’Università Federico II di Napoli Matteo Lorito ha comunicato che è disponibile la sede di Scampia «per coloro che hanno necessità di un ricovero».

«Il sentimento di solidarietà di tutto l’Ateneo, per i familiari delle vittime e dei feriti del crollo della notte scorsa, è profondo. Come già detto, la disgrazia accaduta ci tocca fortemente (…) Un pensiero va alle vittime e ai feriti, con particolare preoccupazione per i bimbi coinvolti. Un abbraccio va ai parenti. L’intero ateneo federiciano è vicino alla popolazione di Scampia», si legge in una nota a firma del rettore. Hanno dato la loro disponibilità anche cinque istituti scolastici: Caro Berlingieri Pascoli Rodari Moscati; Aganoor Marconi; Giovanni XXIII Aliotta; Alpi Levi; Pertini Don Guanella. Apertura anche da parte di associazioni ed enti: Officina delle culture Gelsomina Verde, Centro Hurtado Scampia, Chiesa Santa Maria della Speranza, Centro Polisportivo Raggio di Sole, Sede Municipalità, Centro sportivo Maddaloni. Casa della Socialità.

martedì, 23 Luglio 2024 - 20:37
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