Scampia, crolla corridoio collegamento in Vele celeste: 2 morti, 13 feriti tra cui sette bambini


Roberto Abbruzzo aveva 28 anni, faceva il macellaio e dopo una giornata di lavoro non vedeva l’ora di tornare a casa per giocare con la sua bimba. Margherita Della Ragione, di anni, invece ne aveva 35. Nella tarda serata di ieri erano entrambi sul ballatoio della Vele celeste di Scampia, uno dei tre mostri di cemento di edilizia popolare costruiti negli anni Settanta e rimasti ancora in piedi nel quartiere alla periferia nord di Napoli. Erano insieme ad altri parenti, un gruppo nutrito popolato anche di bambini, quando il ballatoio al quarto piano, è caduto giù, trascinando nella sua furia anche i due corridoio sottostanti.

Roberto è morto sul colpo, Margherita invece è morta in ospedale a causa dei gravi traumi riportati. Portati in codice rosso tutti i bambini, destinazione ospedale Santobono: Anna, 4 anni; Annunziata, 8 anni; Patrizia, 6 anni; Greta, 2 anni; Mya, 4 anni; Morena, 10 anni e Suami, 2 anni. Fra loro, due bambine si trovano ricoverate in rianimazione. I sei adulti, invece, sono stati ricoverati tra tra l’Ospedale del Mare e il Cardarelli: si tratta di Luisa Abbruzzo, 23 anni; Giuseppe Abbruzzo, 33 anni, ricoverato in codice rosso. Nell’ospedale Cardarelli sono ricoverati in codice rosso, non in pericolo di vita: Carmela Russo, 34 anni; Martina Russo, 24 anni; Patrizia Della Ragione, 53 anni. Sul posto nella notte il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il presidente della ottava municipalità Nardella.

«È una tragedia annunciata», gridano a Scampia. Una tragedia «figlia dell’incuria, dell’abbandono» e qualcuno dice pure del «disinteresse della politica» che qui «viene solo quando c’è il morto». C’è rabbia. E c’è dolore. Il dolore per un lutto che colpisce una comunità intera. I vigili del fuoco sono a lavoro da stanotte per mettere in sicurezza l’area e per creare un percorso sicuro al fine di assicurare alle persone che abitano nelle Vele di andare via dalle abitazioni. Sì, perché a seguito del crollo dei corridoi di collegamenti nessuno può entrare o uscire. «Nella Vele celeste ci sono 800 persone – ha spiegato il presidente della ottava Municipalità di Napoli Nicola Nardella -. Adesso bisogna farle uscire». Nardella è stato tutta la notte sul posto del crollo. «È stata una notte durissima – ha scritto sui social -. Bisogna tenere duro». Sul posto è giunto anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che ha promesso «che il nostro progetto di riqualificazione delle Vele non si ferma e l’impegno per Scampia sarà ancora più forte di prima». Alle 12 il primo cittadino terrà un punto stampa, mezz’ora dopo sederà al tavolo convocato in prefettura dal prefetto di Napoli Michele di Bari.

Tanti i messaggi di solidarietà che arrivano dalla politica nazionale. «Sono addolorata per quanto accaduto ieri notte con il crollo del ballatoio nella Vela Celeste. In questo momento di dolore il mio cordoglio va alle famiglie delle vittime unitamente a un pensiero di vicinanza ai feriti e ai loro cari. Un ringraziamento ai vigili del fuoco prontamente intervenuti e a quanti stanno collaborando nelle operazioni di soccorso», ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Finanche la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha lasciato un commento sull’accaduto: «Il mio pensiero va alle vittime, alle loro famiglie e ai feriti – molti dei quali bambini – del tragico incidente di Scampia. Sono grata ai Vigili del Fuoco e a tutti coloro che sono intervenuti per aiutare. Siate forti. Siamo con voi».

martedì, 23 Luglio 2024 - 10:28
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