Maltempo, ricerche con droni e cani per ritrovare i dispersi a San Felice a Cancello. Sindaco chiede calamità naturale

I danni del maltempo a San Felice a Cancello

Si lavora senza sosta a San Felice a Cancello, comune in provincia di Caserta, per cercare Agnese Minieri di 82 anni e Giuseppe Guadagnino di 41 anni, madre e figlio, dispersi a seguito del nubifragio che ieri pomeriggio si è abbattuto su alcune aree del Casertano e dell’Avellinese. I due erano al lavoro nei campi quando è iniziata la tempesta. Sono così saliti a bordo dell’apecar per rientrare a casa, ma lungo il percorso sono stati travolti da un fiume di fango. L’apecar è stata ritrovata, ma dei loro corpi non vi è traccia. Con il passare delle ore, le speranza di trovarli vivi si fanno più flebili ma i vigili del fuoco lavorano senza sosta con dieci squadre, tra cui cinofili e droni. Inoltre sono in arrivo altre unità di soccorso.

«Sul versante della ricerca delle due persone scomparse, abbiamo rafforzato le unita’ in campo – ha spiegato il prefetto Giuseppe Castaldo al termine della riunione convocata presso il Coc del Comune – ci saranno anche altri cani molecolari specializzati nella ricerca delle persone e i sommozzatori. Si farà ogni sforzo possibile, nella speranza di ritrovarle queste persone in buona salute». Le criticità per volontari, Cri e protezione civile regionale sono dovute ai residui del materiale caduto, e l’area in cui proseguono le attività di ricerca è di circa 2 chilometri. «I vigili del fuoco hanno già scandagliato ed escluso alcune aree», ha spiegato il prefetto. In vista della nuova allerta meteo a partire dalle 14.00 di oggi, oltre al centro operativo istituito presso il Comune di San Felice a Cancello e al centro di coordinamento dei soccorsi, «abbiamo fatto un’analisi e abbiamo previsto alcune opere di pulizia delle fogne per evitare ostruzioni, ed è stato anche previsto un centro di accoglienza in una scuola per la popolazione con l’assistenza della Protezione Civile».

Alla riunione presso il Coc, tenutasi al Comune di San Felice a Cancello, hanno partecipato il sindaco Emilio Nuzzo, i dirigenti della Questura di Caserta, i responsabili regionali e territoriali della Protezione Civile, Giovanni Zannini (presidente della VII Commissione permanente Ambiente, energia e Protezione civile del Consiglio regionale della Campania), i vigili del Fuoco ed i vertici provinciali dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato, per programmare gli interventi di messa in sicurezza necessaria a fronteggiare l’emergenza e per coordinare le attività di ricerca dei poveri dispersi. «Ci sentiamo un po’ abbandonati, perché San Felice a Cancello è un comune situato in una zona a forte rischio di dissesto idrogeologico; non è la prima volta infatti che avvengono cose del genere, anche se mai in modo così violento. Questa volta il paese ha subito gravi danni dopo una pioggia durata al massimo quindici minuti. Chiederemo lo stato di calamità naturale», ha detto il sindaco di San Felice a Cancello Emilio Nuzzo.

«Governo e Regione devono avere verso di noi un occhio di riguardo, proprio per le caratteristiche di fragilità del territorio – ha aggiunto -. L’anno scorso a metà giugno, pochi giorni dopo il mio insediamento (30 maggio 2023), a causa di un nubifragio si allagarono le strade cittadine e della frazioni tra cui Talanico; scrissi un sollecito alla Regione affinché intervenisse a ripulire l’alveo del canalone dove è finita anche l’Apecar dei due nostri concittadini ancora non ritrovati, ma quella richiesta è rimasta lettera morta. C’è bisogno di un intervento importante e strutturale di manutenzione e speriamo che questa volta gli enti sovracomunali ci ascoltino». Il sindaco Nuzzo ha inoltre chiesto di dichiarare lo stato di calamità naturale. La richiesta è stata inoltrata alla prefettura di Caserta, al presidente della Regione Campania e al Dipartimento regionale di protezione civile. Nella istanza si fa presente che il nubifragio di ieri ha determinato «una grave situazione di pericolo per la incolumità delle persone, nonché l’evacuazione di alcune persone dalle loro abitazioni». Nello specifico il sindaco ha evidenziato che gli eventi atmosferici «hanno causato allagamenti, movimenti franosi con conseguenti danneggiamenti alle infrastrutture varie, alla rete dei servizi essenziali, alle strutture pubbliche e private e alle attività produttive».

Danni che, ha rilevato il sindaco, hanno provocato una «situazione di emergenza» che «per intensità ed estensione, non è fronteggiatile con mezzi e poteri ordinari di cui dispone il Comune di San Felice a Cancello». Per tutti questi motivi, ha osservato il sindaco, «sussistono tutti i presupposti perché venga dichiarato lo stato di calamità naturale sul territorio comunale con attivazione anche di risorse regionali e statali da stanziare, finalizzate al ripristino, in condizioni di sicurezza, delle strutture e delle infrastrutture pubbliche o di interesse pubblico danneggiate ed alla rimozione del pericolo o alla prevenzione del rischio nonché alla concessione di eventuali contributi a favore di cittadini e di imprese danneggiati dagli eventi calamitosi».

mercoledì, 28 Agosto 2024 - 16:24
© RIPRODUZIONE RISERVATA