Nel giorno dell’apertura del G7 della Cultura a Napoli, quello che sarebbe stata la sua grande occasione che, probabilmente, sarebbe diventato il trampolino di lancio per una corsa alla Regione Campania, Gennaro Sangiuliano – ormai privo dello scettro di ministro della Cultura – deposita la querela contro la donna che ha provocato la sua forzata uscita di scena.
Come annunciato a più riprese dal suo legale, Sangiuliano ha formalmente presentato alla procura di Roma la denuncia contro l’imprenditrice di Pompei Maria Rosaria Boccia, con la quale ha avuto una relazione extraconiugale poi “esplosa” in una valanga che ha travolto la carriera politica di Sangiuliano. Adesso gli inquirenti, coordinati dal procuratore Francesco Lo Voi, dovranno procedere alla formale apertura del fascicolo e all’iscrizione nel registro degli indagati della 41enne di Pompei.
Nelle scorse settimane l’avvocato Silverio Sica, legale di Sangiuliano, aveva affermato che il suo assistito era stato oggetto di “pressioni illecite” da parte della donna lasciando intuire che nella denuncia poteva essere ipotizzato il reato di tentata estorsione. «All’esposto – aveva dichiarato il penalista che negli ultimi giorni ha mantenuto sulla vicenda il massimo riserbo – allegheremo anche una serie di documenti che dimostrano l’assoluta correttezza della condotta del mio assistito fornendo anche una ricostruzione cronologica dei fatti».
Il procedimento viaggerà parallelo con quello che è da giorni all’attenzione del tribunale dei ministri e in cui Sangiuliano è indagato per peculato per le trasferte in cui Boccia era con l’ormai ex ministro, e rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio per quanto riguarda le mail sull’organizzazione del G7 a Pompei.
Sul caso ha aperto un fascicolo anche la magistratura contabile. Al vaglio della Corte dei Conti le spese effettuate dal ministero della Cultura e in particolare sull’utilizzo di auto blu e le ospitate del ministro in compagnia dell’imprenditrice.
giovedì, 19 Settembre 2024 - 18:50
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