Palazzina crollata a Saviano, la strage di bimbi: tre morti e la nonna è ancora sotto le macerie. Si prega per il papà ferito

saviano palazzina crollata 7
La palazzina crollata a Saviano
di Laura Nazzari

Il corpo di Autilia Ambrosino, 79 anni, non è ancora stato trovato. Quando il buio è diventato fitto, a Saviano cominciano a spegnersi anche le più timide speranze di un ultimo miracolo. In via Tappia 5 le macerie viste dall’alto restituiscono uno scenario devastante. Lì fino alle sette di stamattina sorgeva una palazzina a due piani che ospitava una bella famiglia. Lì, alle 7.05 di questa mattina, un’esplosione – che ha innescato il crollo dello stabile – ha seminato distruzione e morte. Vincenza Spadafora, 41 anni, e i suoi bimbi Giuseppe, di 6 anni, e Autilia Pia, di 4 anni, sono morti. I soccorsi li hanno estratti dalle macerie in momenti diversi. Il corpicino di Autilia Pia è stato il primo a riemergere, tra le lacrime di vigili del fuoco, carabinieri e volontari che non hanno perso un solo istante nel mettere in moto le operazioni di scavo.

Tra i primi a intervenire sono stati i carabinieri della stazione di Saviano. In zona infatti c’era una pattuglia impegnata nei controlli di routine e quando i militari hanno sentito il boato si sono diretti subito in via Tappia. È stato un brigadiere a varcare per primo la soglia di casa, a dare l’allarme per poi rimanere a scavare insieme ai vigili del fuoco e agli altri soccorritori. In pochi minuti centinaia di persone si sono radunate intorno alla palazzina. Tutti hanno cominciato a scavare, con ogni mezzo, e anche a mani nude. Tra le macerie hanno fatto capolino il 40enne Antonio Zotto, il papà dei bimbo e marito di Vincenza, e l’altro figlioletto della coppia, Gennaro, di 2 anni: loro erano ancora vivi. Giuseppe, per miracolo, ha riportato solo la frattura di un femore ed è ora ricoverato al Santobono. Per Antonio Zotto, che lavora come salumiere in una nota catena di supermercati, la situazione è diversa: il quadro clinico è grave, l’uomo ha ustioni importanti su gran parte del corpo. Il loro ritrovamento ha comunque restituito la speranza che il resto della famiglia potesse essersi salvato. E, invece, poco dopo i soccorritori hanno rivenuto il corpo del piccolo Giuseppe, senza vita. Nel pomeriggio, invece, il rinvenimento di un altro cadavere, che inizialmente i soccorsi pensavano fosse della nonna. I familiari hanno poi stabilito che la vittima fosse Vincenza Spadafora.

Alle 21 di oggi, domenica 22 settembre, il corpo di Autilia Pia risulta ancora disperso. L’anziana abitava al secondo piano della palazzina ed è proprio dalla cucina della sua abitazione che presumibilmente avrebbe avuto origine l’esplosione causata di una fuga di gas. L’esplosione ha poi determinato il crollo dell’edificio, con il collasso del solaio e delle mura sul primo piano, dove abitavano Antonio (figlio di Autilia) e la sua famiglia. La deflagrazione ha devastato la zona, provocando danni anche ad alcune abitazioni adiacenti: per due famiglie è stato disposto lo sgombero perché i vetri e gli infissi sono andati in frantumi.

«Abbiamo fino all’ultimo sperato che il bilancio della esplosione avvenuta a Saviano fosse meno implacabile e meno pesante. E’ una tragedia che colpisce la comunita’ nazionale e che lascia attoniti», ha dichiarato il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci. «Ai familiari delle vittime e al sindaco della cittadina la vicinanza mia e della Protezione civile nazionale. Ai Vigili del fuoco e ai volontari che hanno faticato senza risparmio di energie nell’opera di salvataggio va la piu’ sincera gratitudine», ha concluso.

domenica, 22 Settembre 2024 - 21:26
© RIPRODUZIONE RISERVATA