Fondi sviluppo e coesione, Consiglio Stato dà ragione a De Luca: al ministro Fitto 45 giorni per chiudere l’iter

di Laura Nazzari

Sembra quasi vederlo, Vincenzo De Luca, mentre si frega le mani e gusta il sapore della vittoria. Con la sentenza n. 4321/2024 pubblicata oggi, i giudici della quarta sezione del Consiglio di Stato ha accertato l’obbligo del ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr «di definire il procedimento di stipula dell’Accordo di coesione con la Regione Campania per la destinazione dei fondi, previsto dall’art. 1, commi 177 e 178, della legge 30 dicembre 2020, n. 178». Fondi, ha sottolineato il Consiglio di Stato, «già assegnati alla Regione Campania con delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile del 3 agosto 2023, n. 25». Fondi che adesso vanno corrisposti in tempi celeri alla Regione. Il Consiglio di Stato ha evidenziato che «l’obbligo del ministero sussiste anche quando la legge dispone che vada concluso un accordo con carattere paritario e bilaterale, in quanto tale meccanismo presuppone una attiva e leale cooperazione tra lo Stato e la Regione, che deve comunque condurre alla definizione, da parte dello Stato, del procedimento di assegnazione delle risorse».

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Il ministro competente avrà 45 giorni per concludere il procedimento e prendere posizione sulla sussistenza di tutte le condizioni richieste dalla legge per la stipula dell’accordo di coesione. Si chiude così il braccio di ferro tra Regione Campania e il ministero guidato da Raffaele Fitto. Era stata la Regione Campania, a gennaio, a presentare il ricorso contro il mancato sblocco dei fondi di sviluppo e coesione, lamentando l’impossibilità di finanziare numerosi interventi strategici per il territorio campano. Il Tar Campania aveva accolto il ricorso ed oggi è arrivata la conferma della sentenza da parte del Consiglio di Stato. Soddisfatto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che ha così commentato la notizia del verdetto: «Il Consiglio di Stato ha confermato pienamente le tesi della Campania, ha censurato i ritardi, e stabilisce l’inaccettabilità delle procedure messe in campo dal Governo. E ha considerato pretestuosa la sopravvenienza dell’articolo 10 del Decreto coesione: smantellata la norma che surrettiziamente introduceva la vicenda Bagnoli nel Fondo Fsc – ha scritto De Luca sui social – Ci si augura che a questo punto sia terminata la lunga e vergognosa catena di pretesti, di dilazioni, di ritardi strumentali, che ha penalizzato e penalizza le imprese, le famiglie, i Comuni della Campania. Ci si augura di poter cominciare a lavorare nell’interesse delle nostre comunità. E’ il risultato della battaglia di civiltà e di dignità nella quale si sono impegnati in questi mesi centinaia di sindaci, amministratori, semplici cittadini. È un motivo di grande speranza e di grande soddisfazione per quanti hanno creduto nella giustizia amministrativa del nostro Paese».

Un applauso a De Luca arriva dal segretario del Psi, Enzo Maraio, candidato capolista per Stati Uniti d’Europa (lista di Italia viva e Più Europa) nella circoscrizione meridionale e di recente nominato dalla Regione Campania come responsabile dell’ufficio a Roma della Regione: « Il Consiglio di Stato boccia il Ministro Fitto e conferma che questo Governo è nemico del Sud che ragiona, di quello forte ed autonomo. Ha avuto ragione De Luca nelle sue battaglie. Ora a lavoro per recuperare i ritardi costruiti dall’ esecutivo Meloni».

Soddisfazione è stata espressa anche da Marco Sarracino, responsabile Coesione territoriale, Sud e aree interne nella segreteria nazionale Pd: «Siamo all’ennesima brutta figura di questo Governo. Come abbiamo sempre detto, quelle risorse sono un diritto dei cittadini campani e non una gentile concessione del governo, ed ora vanno sbloccati. Viene sconfitta l’arroganza di una destra che anche in questo caso dimostra di essere profondamente antimeridionale e contro gli interessi dei cittadini, delle famiglie e delle imprese del Mezzogiorno».

martedì, 14 Maggio 2024 - 19:46
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