C’è un sospettato nell’ambito dell’inchiesta sulle sette persone rimaste intossicate a Napoli dopo aver bevuto del latte di mandorla offerto loro da uno sconosciuto. Si tratta di un uomo che nelle scorse ore è stato fermato dai carabinieri per un’altra storia, una rapina ai danni di una 78enne di Ischia caduta vittima di un finto tassista. La donna era stata narcotizzata, quindi “ripulita” di soldi e oggetti di valore e dunque abbandonata in un’area isolata del quartiere di Poggioreale. Sul 50enne sono adesso in corso accertamenti per capire se possa essere effettivamente lui l’uomo responsabile del latte di mandorla adulterato.
L’inquietante vicenda, che ha provocato anche un certo allarme sociale, risale ai giorni scorsi e si è consumata in un’area a ridosso del centro storico di Napoli. Le vittime sono sono il titolare di un negozio di surgelati di via Foria, sua figlia e una commessa: hanno raccontato di essersi sentite male dopo aver ingerito il latte di mandorla offerto da uno sconosciuto. Ricoverati all’ospedale Pellegrini, sono stati dimessi poco dopo. Nello stesso ospedale i carabinieri erano intervenuti qualche giorno prima per il caso di quattro donne di 49, 22, 20 e 29 anni, tutte commesse di un discount di piazza Poderigo, giunte in ospedale per una presunta intossicazione. Anche loro si sarebbero sentite male dopo aver ingerito il latte di mandorla, portato nel negozio da un uomo che non conoscevano. Sono state tutte dimesse.
Sui social è stato anche diffuso un fermo immagine di un filmato, ripreso da una telecamera interna ad un bar, di un uomo che viene indicato come colui che ha compiuto il gesto. Probabilmente sono anche queste testimonianze che hanno spinto gli investigatori a ipotizzare che il cinquantenne fermato per rapina possa essere l’uomo del latte di mandorla.
sabato, 13 Luglio 2024 - 15:58
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