Uccisa e carbonizzata, Ris in campo per il giallo dell’omicidio della tedesca a Ogliastro Marina

Nowak silvia omicidio
La 53enne Silvia Novak, uccisa a Ogliastro Marina
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Quando è uscita di casa, non aveva borsa né telefono cellulare: martedì pomeriggio, 18 ottobre, Silvia Nowak, imprenditrice del settore immobiliare di 53 anni, si è allontanata dall’abitazione per concedersi una passeggiata, cosa che faceva abitualmente. Poco prima aveva pranzato a casa con una coppia di amici, che subito dopo il pasto è andata via, e con il marito, che invece ha preferito andare a riposare. Silvia Nowak, di nazionalità tedesca e trasferitasi quattro anni fa dalla Germania a Ogliastro Marina (frazione di Castellabate in provincia di Salerno), è quindi sparita nel nulla, per poi essere ritrovata cadavere, per giunta carbonizzata, nella pineta non lontano dalla casa dove da quattro anni viveva con il coniuge. L’autopsia eseguita lunedì ha certificato l’identità del corpo scovato dalla Polizia municipale dopo giorni di ricerche: il cadavere è stato ritrovato venerdì e da indiscrezioni sembra che Silvia sia stata colpita con un’arma, presumibilmente un coltello, e poi è stata bruciata. Le indagini sono coordinate dalla procura della Repubblica di Vallo della Lucania, che ha già ascoltato il marito della donna.

L’uomo non risulta indagato: la sua versione sul riposo pomeridiano sembra essere confermato dalla telecamera di un’abitazione circostante. Le immagini di quella telecamera, infatti, hanno ripreso Silvia uscire di casa con in mano una ciotola d’acqua (cosa che fa pensare che la donna volesse dare da bere a qualche cagnolino presente in zona) e poi allontanarsi sulla strada principale (questa scena è stata ripresa da un’altra telecamera). La stessa telecamera ha poi inquadrato il marito di Silvia uscire diverse ore dopo, quando l’uomo – come egli stesso ha dichiarato – è andato a cercare la donna non avendola vista rientrare. Proprio quando è uscito, ha incontrato il vicino al quale ha chiesto se avesse visto la moglie. Quindi l’uomo ha atteso ancora un po’ e poi si è recato dai carabinieri a denunciare la scomparsa della 53enne. Una scomparsa che ha avuto un drammatico epilogo.

La Scientifica ha effettuato i rilievi del caso nella zona di ritrovamento del corpo: va stabilito se Silvia Nowak sia stata uccisa lì dove è stata ritrovata, oppure se l’omicidio si è consumato in un posto diverso e quindi l’assassino ha portato lì il cadavere della 53enne per dargli fuoco. A lavoro anche i carabinieri del Ris, che invece hanno scandagliato l’abitazione di Silvia: un atto dovuto per non lasciare nulla di intentato. Sono, inoltre, in corso accertamenti sul telefono cellulare e sul computer della 53enne. «Chi ha potuto vedere qualcosa si rivolga ai carabinieri, anche in anonimo, per fornire informazioni utili all’individuazione del responsabile di questo fatto omicidiario», è l’appello lanciato dall’avvocato Felice Carbone, che assiste il marito di Silvia Nowak.

mercoledì, 23 Ottobre 2024 - 14:26
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