Napoli, il presidente di Napoli Sotterranea rinviato a giudizio per violenza sessuale ai danni di una dipendente

napoli sotterranea
di Manuela Galletta

Una storia di violenza, sessuale, e di prepotenza che si è consumata nella Napoli Sotterranea. Una storia che da privata è diventata pubblica perché lei, la vittima degli abusi, ha deciso di sporgere denuncia, trascinando così in Tribunale l’uomo che non s’è fermata davanti ai suoi ripetuti ‘no’. Oggi pomeriggio il giudice dell’udienza preliminare Tirone del Tribunale di Napoli ha disposto il rinvio a giudizio di Vincenzo Albertini, il presidente dell’associazione ‘Napoli sotterranea’, imputato unico per violenza sessuale ai danni di una ragazza che all’epoca dei fatti era dipendente dell’associazione e che si è costituita parte civile rappresentata dall’avvocato Alessandro Eros D’Alterio. Il dibattimento comincerà il primo ottobre dinanzi alla quinta sezione penale del Tribunale di Napoli, collegio A.
L’episodio oggetto di contestazione risale al 30 gennaio dello scorso anno e, a leggere il capo d’accusa, s’è consumato all’interno della ‘summa caveo’. Serena, la chiameremo così per tutelarne la privacy, si trovava lì per ragioni di lavoro, quando – ha raccontato la donna alle forze dell’ordine – Vincenzo Albertini le usò violenza. Senza proferire parola, si sarebbe abbassato i pantaloni e avrebbe iniziato a palpeggiare la sua vittima. Pretendendo atti sessuali sempre più spinti. Inutili i tentativi della donna di opporre resistenza. La denuncia è stata fatta propria dal pubblico ministero Stella Castaldo che ha incriminato Vincenzo Albertini e ne ha ottenuto il rinvio a giudizio. Dal canto suo Albertini, difeso dagli avvocati Francesco Picca ed Eugenio Cricrì, ha respinto le accuse.

martedì, 3 Luglio 2018 - 18:50
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