Ponticelli, omicidio di Emanuele Errico: arrestati 2 fratelli, pronti per fuggire all’estero. Bloccati a Scalea

Emanuele Errico, il 19enne ucciso nel rione Conocal a Ponticelli il 25 aprile 2018
di Manuela Galletta

I responsabili dell’omicidio di Emanuele Errico, il 19enne ucciso il 26 aprile scorso da un colpo di pistola alla schiena, hanno un volto e un nome. Martedì scorso – ma la notizia è stata resa nota solo oggi – i carabinieri del nucleo investigativo di Napoli li hanno arrestati a Scalea, località di mare in Calabria, dove gli indagati si erano nascosti nell’attesa di fuggire all’estero. Le manette sono scattate per due fratelli, Nicola ed Antony Spina, rispettivamente di 22 e 18 anni, anche loro di Ponticelli. Come la vittima. Sono stati raggiunti da un decreto di fermo emesso dal pubblico ministero Henry John Woodcock della Direzione direzione distrettuale antimafia di Napoli: in calce al mandato di cattura ci sono le accuse di omicidio di Emanuele Errico, il tentato omicidio del 30enne Rosario Denaro, nonché le aggravanti di aver agito con premeditazione, con i motivi futili e abbietti e con l’uso di armi illegalmente detenute. Accuse che un giudice per le indagini preliminari ha già provveduto a convalidare. Non è, invece, contestata l’aggravante della matrice camorristica perché il delitto non matura nell’ambito di logiche di camorra.

La fuga da Ponticelli dopo il delitto
Rintracciare i due ragazzi non è stato facile, benché i sospetti su di loro siano caduti sin dal primo momento grazie anche ad una veloce attività di indagine che i militari dell’Arma hanno confezionato per dare risposta ad un omicidio che ha scosso una comunità. Il 22enne e il 18enne si sono allontanati dal quartiere subito dopo il raid, che si è consumò nel rione di edilizia popolare denominato Conocal, rione divenuto tristemente famoso per essere stato teatro della faida che nel gennaio 2013 scoppia tra i D’Amico ‘fraulella’, ‘occupanti’ del Conocal, e gli allora emergente De Micco. I due fratelli dapprima si sono nascosti nella zona di Castel Volturno, subito dopo si sono spostati a Poggioreale. A inizio giugno un altro trasferimento: stavolta però il 22enne si era allontanato con moglie e figli raggiungendo la Calabria, mentre del 18enne si era persa ogni traccia. Poi all’inizio del mese il ricongiungimento a Scalea, in un appartamentino inserito in una villetta a schiera. Era pronti per scappare all’estero. Insieme. Sono, invece, finiti entrambi in carcere, nel penitenziario di Paola.

L’arresto eseguito dai carabinieri
Avuta certezza che la coppia fosse insieme, i carabinieri hanno provveduto a cinturare la zona. E sono rimasti in attesa prima di effettuare il blitz. Il 18enne è stato bloccato mentre usciva a piedi in direzione di Scalea; il fratello più grande è sorpreso nell’abitazione con la moglie e i due figli piccoli.

Il movente 
Secondo quanto accertato dai militari dell’Arma, l’omicidio di Errico e il ferimento di Rosario Denaro sono il frutto di un contrasto tra giovanissimi. Il 25 aprile, giorno che ha preceduto l’agguato, i due fratelli indagati subirono l’incendio dello scooter. All’incendio era seguita la rappresaglia dei fratelli contro i soggetti da loro individuati come responsabili del gesto avendoli individuati attraverso la visione di filmati del circuito di videosorveglianza di una attività commerciale ubicata nei pressi.

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sabato, 14 Luglio 2018 - 10:38
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