Il nuovo Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Santa Maria Capua Vetere sceglie i suoi ‘vertici’. Il presidente è Ottavio Pannone, risultato peraltro il candidato che – alle elezioni per il rinnovo del Coa conclusesi il 5 febbraio – ha ottenuto il maggior numero di voti (738 preferenze; capolista del gruppo ‘Dignità forense’). I voti a favore sono stati 13, 6 gli astenuti mentre due consiglieri (Elio Sticco e Rosanna Raucci) hanno lasciato la seduta.
Renato Iaselli (terzo classificato alle lezioni con 658 voti per il gruppo ‘Avvocatura del fare’) è invece il vicepresidente mentre le cariche di segretario e di tesoriere sono state assegnate rispettivamente agli avvocati Tiziana Ferrara (‘Dignità forense’) e Annamaria Sadutto (gruppo ‘Avvocatura del fare’). Ferrara era arrivata 16esima con 517 voti, mentre Sadutto era arrivata seconda con 718 preferenze. La divisione delle cariche tra ‘Dignità forense’ e ‘Avvocatura del fare’ ha di fatto lasciato a bocca asciutta ‘Avvocati 4.0’) che in Consiglio ha sei rappresentanti. Proprio ‘Avvocati 4.0’ ha diffuso nota, a votazioni conclusione, nella quale si stigmatizza la «mancata unità tanto auspicata insieme al percorso di ricostituzione di un cammino comune della classe forense».
Il Coa samaritano è composto complessivamente da 21 consiglieri. Oltre ai cinque vertici, fanno parte del ‘parlamentino’ di avvocati: Giuseppe Merola (‘Dignità forense’), Emilia Borgia (‘Dignità forense’), Michele Di Fraia, (‘Dignità forense’) Adolfo Russo (Avvocati 4.0), Rosanna Raucci (indipendente), Verrillo (‘Dignità forense’), Gianmarco Carozza (‘Dignità forense’), Giuseppe Gallo (lista ‘Passione e impegno’), Mario Palmirani (della lista ‘Avvocati 4.0’), Luciana Basilica (della lista ‘Avvocati 4.0), Marisa De Quattro (‘Dignità forense’), Massimo Sciaudone (della lista ‘Avvocati 4.0’), Clemente Teodosio (della lista ‘Avvocati 4.0), Elio Sticco (indipendente), D’Ambrogio (‘Dignità forense’), Puoti (gruppo ‘Avvocatura del fare’) e Gravina (Avvocati 4.0). Elio Sticco è l’avvocato più anziano: ha ben 92 anni.
Sul nuovo Consiglio tuttavia incombe la spada di Damocle dei ricorsi presentati da Angela Del Vecchio, Antonio Mirra e Patrizia Marra, che non erano stati ammessi a concorrere dalla commissione elettorale perché questa riteneva che la posizione dei tre legali confliggesse con la regola del divieto di candidarsi per chi ha svolto due mandati. Il Consiglio nazionale forense, cui i tre candidati si erano rivolti poco prima dell’apertura delle urne, deciderà il 15 febbraio. Va sottolineato che i nomi dei tre avvocati erano comunque rimasti in lista, e sono stati numerosi anche i voti da loro raccolti. Angela Del Vecchio, che guidato la lista ‘Dignità forense’, è risultata sulla carta la più eletta con 800 voti. Ma i suoi voti sono di fatto congelati in attesa della pronuncia del Cnf.
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venerdì, 8 Febbraio 2019 - 17:46
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