Il numero di oggi del quotidiano digital di Giustizia News24 è dedicato a un approfondimento su quanto è accaduto ieri mattina a Reggio Calabria, dove un uomo ha dato fuoco alla ex moglie. Abbiamo parlato di ‘agguato’, perché Ciro Russo ha pianificato ogni cosa: era ai domiciliari a Ercolano in casa dei genitori e li ha violati, si è procurato del liquido infiammabile, ha percorso 500 chilometri di autostrada (quasi 5 ore di viaggio), ha individuato la donna in un posto dove lui sapeva di trovarla e l’ha aggredita. Maria Antonietta ha il 70% di ustioni sul corpo. Abbiamo raccontato la vita di Ciro Russo, il suo odio crescente per la moglie, il suo altalenante incedere tra richieste di perdono e offese per denigrarla. Abbiamo poi realizzato un approfondimento, per stimolare una riflessione, su un dato che purtroppo non è un caso isolato: Ciro Russo era ai domiciliari ma soprattutto lo era in un posto lontano 500 chilometri dalla sua ex moglie. Ebbene, neppure la misura cautelare è riuscito a fermarlo. E di precedenti ce ne sono diversi: Emiliana Femiano è stata uccisa dal suo ex che era a Terracina ai domiciliari perché in precedenza l’aveva accoltellata; Simona Rocca a Vercelli è stata aggredita da un ex che lei aveva denunciato tre volte e che era anche finito sotto processo per questo. Tutte storie drammatiche che spingono a riflettere su come si debba intervenire per tutelare una donna da una violenza così bestiale che non riesce a fermarsi neanche in presenza di misure cautelari.
Poi spazio alla Giustizia, con le ultime novità sul fronte della riforma del processo civile e penale. L’intervento dell’ex presidente del Csm Antonio Leone che non le manda a dire al ministro Bonafede. Superata anche la fase di stallo per le modalità della nomina del procuratore europeo. Il progetto degli studenti dell’Università Parthenope per la gestione dei beni confiscati. La cronaca e due pagine di cultura. #Buonalettura
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mercoledì, 13 Marzo 2019 - 06:30
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