Sconto di pena in Appello per il baby boss Gaetano Formicola e per Giovanni Tabasco rispetto all’omicidio di Vincenzo Amendola, il 19enne ammazzato e sepolto per mettere a tacere voci che Formicola riteneva disonorevoli per la sua famiglia. Nella tarda mattinata di oggi i giudici della Corte d’Assise d’Appello di Napoli hanno condannato i due imputati – che nelle scorse udienze hanno ammesso gli addebiti – a 30 anni di reclusione, cancellando così l’ergastolo disposto dal gip Ferrigno in sede di abbreviato.
Lo sconto di pena è stato concesso in accoglimento del concordato tra procura generale e difesa (rappresentata dagli avvocati Leopoldo Perone e Mauro Valentino), concordato formalizzato in aula la scorsa settimana: il pg ha tenuto conto del fatto che in primo grado il processo si è definito con il rito abbreviato e che l’aggravante della matrice camorristica era stata cancellata.
Sconto di pena anche per Raffaele Morra, difeso dall’avvocato Antonio Sorbilli, condannato a 4 anni e 8 mesi per sottrazione del cadavere a fronte dei vecchi 5 anni e 4 mesi.
Amendola venne ammazzato nel febbraio del 2016, a sparare fu proprio Formicola che deliberò il delitto: si era spara in giro la voce che tra Amendola e la madre di Formicola ci fosse una relazione, alimentata dal fatto che Amendola frequentava la casa di Formicola, di cui era amico, e spesso vi restava a domire; il gossip fu ritenuto disonorevole da Formicola dal momento che suo padre, il boss Antonio, era detenuto in prigione.
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mercoledì, 15 Maggio 2019 - 14:06
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