Amianto sulle navi della Marina militare, impugnate le assoluzioni disposte a Venezia: ci sarà un nuovo processo

marina militare
di Tina Raucci

Il nesso di causalità tra l’esposizione all’amianto, negli arsenali e nelle unità navali della Marina Militare, e le morti di alcuni militari continua ad essere oggetto di indagini. Sono oltre 570 i casi di mesotelioma, tumore maligno alle cellule del mesotelio, diffusi tra i militari della Marina. Dal mesotelioma scaturiscono patologie più specifiche, quali il tumore ai polmoni, alla laringe e al tessuto gastrointestinale. In più si contano 1101 casi correlati e segnalati nella Commissione Parlamentare d’inchiesta della legislatura precedente.

Alla luce dei fatti, la Procura Generale presso la Corte d’Appello di Venezia ha impugnato la sentenza di assoluzione, con cui il giudice monocratico di Padova, Ilaria Bitozzi, aveva scagionato i vertici della Marina Militare dall’accusa di omicidio colposo per i militari deceduti a seguito di una sovraesposizione a contatto con l’amianto. Nella sentenza il giudice Bitozzi aveva ritenuto che non fosse provato il nesso di causalità tra esposizione all’amianto e decessi, e aveva ritenuto non provata l’ipotesi del principio acceleratore per cui l’esposizione all’amianto ridurrebbe in misura proporzionale i tempi di malattia, portando la persona alla morte.

Il procuratore generale presso La Corte di Appello di Venezia, Antonio Mura, non è però d’accordo con questa tesi, per questa ragione, accogliendo l’istanza dell’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto e legale delle famiglie di tre militari deceduti, ha impugnato la sentenza. Secondo le ricostruzioni di Mura e di Bonanni le considerazioni contenute nella sentenza assolutoria sono erronee e prive di fondamento.

La sentenza di primo grado è stata emessa a gennaio (le motivazioni sono state depositate il 15 aprile) ed ha portato all’assoluzione di dieci alti ufficiali della Marina militare imputati per i reati di omicidio colposo e lesioni colpose, per la morte o le infermità di numerosi appartenenti alla Marina Militare Italiana, esposti alle polveri di amianto, in assenza di cautele.

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mercoledì, 12 Giugno 2019 - 12:24
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