Saranno cinque i bus che domani partiranno dallo stabilimento di via Argine, diretti a Roma, per il nuovo incontro al Mise sul destino dello stabilimento Whirlpool di Napoli. Oggi di nuovo proteste in strada da parte dei lavoratori in concomitanza con lo sciopero proclamato dalle Rsu. «Ancora una volta – si legge in un comunicato delle Rappresentanze sindacali unitarie – la Whirlpool continua a provocare i lavoratori e a confermare nei fatti la volontà di chiudere il sito di Napoli, giocando scorrettamente su due tavoli: quello del fittizio confronto sindacale e quello di azioni industriali che contraddicono quanto si afferma ai tavoli istituzionali».
«Nella giornata di oggi – precisano le Rsu – sono state caricate lavatrici da destinare a magazzini in Polonia ed altri depositi, diversi da quelli ordinari, senza avvertire le sigle sindacali, a conferma della volontà di disimpegnare definitivamente il sito di Napoli e successivamente di spostarsi dall’Italia. Reputiamo questa scelta scellerata inaccettabile, ma soprattutto pericolosa perché serve a destabilizzare un clima alla vigilia di un importante incontro col ministro, non rispettando i principi su cui si sarebbe sviluppato il tavolo, cioe’ di non disimpegnarsi dalla proprietà e continuare a produrre a Napoli».
«Invitiamo non solo le segreteria regionali e nazionali ma anche le istituzioni comunali, regionali ed il governo per far terminare queste continue provocazioni – conclude il documento – e fare in modo di non alimentare ulteriormente le continue tensioni nell’incontro di domani, già fomentate dallo spostamento dell’incontro di venerdi 21 giugno. Per tali motivazioni la Rsu dichiara un ulteriore momento di mobilitazione con sciopero nella giornata di oggi per protestare contro questi atteggiamenti e contro la volontà di Whirlpool di abbandonare Napoli».
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lunedì, 24 Giugno 2019 - 16:07
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