Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris cavalca il comprensibile malessere dei 471 vincitori di concorso per navigator in Campania, annuncia di avere individuato «un percorso giuridico alternativo praticabile» per dare ai vincitori lo sbocco professionale che il Governatore della Regione si ostina a negare e assicura di avere inoltrato una proposta al ministero dal quale adesso «attendiamo una chiamata». Ma il punto è che al ministero del Lavoro dicono di non saperne alcunché e confermano che l’unico tavolo aperto per provare a superare l’impasse è quello con la Regione.
E’ la cronaca amara dell’ennesima giornata di lotta e di protesta dei navigator campani, che oggi pomeriggio, alle 2, si sono dati appuntamento all’esterno della sede del Consiglio comunale in via Verdi mentre una delegazione è stata ricevuta dal sindaco di Napoli a margine del Consiglio comunale. All’incontro ha partecipato anche l’assessore al Lavoro, Monica Buonanno. De Magistris, nel sottolineare, che il Comune «non si è limitato a esprimere vicinanza e solidarietà politica», ha spiegato che «abbiamo individuato un percorso giuridico alternativo praticabile forse anche più funzionale rispetto all’obiettivo per cui devono lavorare queste persone cioè essere vicino alla prossimità, al territorio e far meglio realizzare il reddito di cittadinanza. Di fronte a un’ingiustizia – ha aggiunto – ci siamo mossi con la politica e con il diritto e ora attendiamo chiamata da ministero».
Pochi minuti dopo la dichiarazione del sindaco è però arrivato lo ‘schiaffo’ dal ministero del Lavoro. «Ad oggi non risulta formalizzata nessuna proposta operativa da parte del comune di Napoli relativamente ai navigator della Campania», precisa in una nota il ministero del Lavoro. Nello stesso comunicato, invece, si dà atto che «è aperto il confronto tecnico con la Regione Campania per sbloccare la firma delle convenzione».
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mercoledì, 7 Agosto 2019 - 17:08
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