Hanno trovato la morte sul posto di lavoro. Hanno trovato la morte in quel pozzo, profondo circa dieci metri, dove si erano calati per procedere all’aspirazione del percolato, cioè del materiale prodotto dai rifiuti accumulati nella discarica. Nel primo pomeriggio di oggi due operai hanno perso la vita a causa delle esalazioni di anidride carbonica: Donato Telesca, di 53 anni, e Leonardo Nolè, di 54 anni, erano entrambi di Potenza.
E’ accaduto ad Aliano, in provincia di Matera, presso la discarica di ‘Cugno di mango’. Secondo quanto ricostruito sino ad ora, nel pozzo si era calato solo un operaio ma, quando si è sentito male, il collega è sceso per soccorrerlo. Anche lui però è rimasto intossicato mortalmente. L’allarme è stato dato dall’autista dell’autocisterna con cui i tre avevano raggiunto la discarica. La cisterna doveva, appunto, caricare del materiale accumulato in una vasca per trasferirlo in un centro di smaltimento. La discarica è chiusa dal 2013, ma periodicamente vi si effettuano lavori di manutenzione, in particolare proprio del pozzo per l’aspirazione del percolato. Le vittime lavoravano per l’azienda Giuzio Ambiente di Potenza. I loro corpi sono stati recuperati dai vigili del fuoco.
Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha espresso il suo “cordoglio” ai familiari dei due operai morti stamani, ad Aliano (Matera), mentre stavano lavorando nel pozzo di manutenzione di una discarica. Intanto, l’assessore regionale al lavoro, Francesco Cupparo – attraverso l’ufficio stampa della giunta – ha reso noto, «in attesa che le indagini della magistratura facciano il loro corso, attiveremo ogni possibile iniziativa al fine di accertare le responsabilità e per capire come sia stato possibile questo ulteriore incidente». Cupparo, infine, ha annunciato di voler «mettere in campo tutte le politiche attive al fine di prevenire ulteriori sciagure».
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giovedì, 29 Agosto 2019 - 17:40
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