C’è anche un avvocato indagato per favoreggiamento nell’ambito dell’inchiesta sui falsi report sui viadotti gestiti da Autostrade che ieri ha portato agli arresti domiciliari tre persone, tra dirigenti Spea e Aspi, e a sei misure interdittive. Si tratta di Fabio Freddi, dello studio legale Andreano.
Ieri, i militari del primo gruppo della guardia di finanza di Genova, insieme al procuratore aggiunto Francesco Pinto e a un membro del consiglio dell’ordine degli avvocati del capoluogo lombardo, hanno perquisito il suo ufficio milanese. Secondo gli investigatori, il legale fece acquistare agli indagati i jammer, i disturbatori di frequenza per non essere intercettati. Oltre all’ufficio è stata perquisita anche la Muteki srl, ditta specializzata nel campo investigativo-informatico. Nella sede di Cesano Maderno, gli inquirenti hanno trovato e acquisito fatture per circa 60mila euro per forniture di apparecchiature elettroniche.
L’acquisto del jammer da parte dell’avvocato Freddi è testimoniato, secondo gli inquirenti, anche da alcune intercettazioni captate dagli investigatori genovesi. «Lo zelo della società – scrive il gip nell’ordinanza – durante le indagini non si è limitato al supporto ai dipendenti indagati. Si è concretizzato anche in attività di bonifica dei computer, installazioni di telecamere per impedire l’attivazione delle intercettazioni e nell’utilizzo di disturbatori delle intercettazioni stesse». Freddi viene “aiutato” da Valentina Maresca, dell’ufficio legale Spea e indagata per favoreggiamento anche lei. E’ proprio Maresca a chiamare la ditta Muteki quando non trovano più uno dei dispositivi. «Non lo troviamo più – dice al telefono con il rappresentante – non c’e’ un modo per rintracciarlo?».
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sabato, 14 Settembre 2019 - 19:10
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