Le Regionali in Umbria battezzano il ‘patto civico’ giallorosso a livello locale: ecco Bianconi. Boccia: «Ora altre intese»

Vincenzo Bianconi
L'imprenditore Vincenzo Bianconi, candidato civico di Pd-Cinque Stelle alle elezioni regionali dell'Umbria

Quarantasette anni di Norcia e presidente di Federalberghi Umbria, eccolo il candidato ‘civico’ per la Regionali in Umbria sul quale il Partito democratico e Movimento Cinque Stelle hanno trovato l’accordo. Un accordo che cementa il percorso unitario che, sorprendentemente, dem e grillini hanno scelto di tentare a livello nazionale per scongiurare la vittoria di Matteo Salvini a seguito di un ritorno alle urne.

Vincenzo Bianconi ha accettato di scendere in campo perché, spiega, «ho cercato sempre di contribuire al cambiamento». A convincerlo sono state «le associazioni, le liste civiche e ho parlato anche con Di Maio e Franceschini. Ma ho capito che poteva funzionare durante gli incontri con Walter Verini per il Pd e Andrea Liberati per i 5 Stelle». Per Bianconi l’essenziale è avere voglia di fare e migliorare la sua Regione. Il che esula da una precisa appartenenza politica che Bianconi non ha mai avuto. Anche nel segreto dell’urna, le sue preferenze sono state sempre espresse per gli uomini anziché per i partiti. «Voto per le persone che mi piacciono e mi convincono, mai per lo stesso partito. Alle ultime comunali qui a Norcia per Nicola Alemanno, un civico di centrodestra, perché mi sembrava il più convincente. Sono un uomo libero di pensiero e di azione», puntualizza. La scelta di puntare su Bianconi è arrivata dopo la rinuncia della presidente dell’Istituto Serafico di Assisi, Francesca Di Maolo. L’avvocato avrebbe deciso di continuare nel progetto educativo di cui si sta occupando, viene riferito.

Se Bianconi comincia adesso la sua campagna elettorale contro un centrodestra che, inevitabilmente, dovrà correre unito, il Pd e i Cinque Stelle si preparano a esportare il ‘modello Umbria’ anche in altre regioni che sono prossime al voto. Anche in quelle dove la ‘base’ dei due partiti si era mostrata sin da subito reticente rispetto a un accordo tra i due gruppi parlamentari. A scalciare maggiormente erano stati proprio i grillini, ma adesso – dopo il via libera arrivato dalla piattaforma Rousseau (nuovamente chiamata a votare), il ‘patto civico’ è stato sdoganato. Lo sottolinea in un’intervista a Repubblica anche il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, per il quale l’Umbria è un «ottimo inizio, un’esperienza da riproporre anche nelle altre regioni: il governo nazionale non è un freddo contratto ma un’intesa di idee che si può riproporre in tutti i territori». Di più, Boccia addirittura si sbilancia parlando di un’incredibile convergenza di intenti con i Cinque Stelle, affermazione che sembra cancellare gli ultimi anni di attacchi arrivati dai grillini al Pd e repliche piccate del Pd rivolte ai Cinque Stelle. Con i grillini Boccia ha detto di «sentirsi a casa con i 5 Stelle: stesse idee su ambiente, giustizia sociale, sviluppo».

Chissà, dunque, cosa ne pensare da qui a qualche mese il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca che già si prepara al rinnovo del consiglio regionale previsto in primavera. Tra De Luca e i Cinque Stelle, guidati in Campania da Valeria Ciarambino, dire che non corre buon sangue è un eufemismo. Eppure la possibilità è che i due ‘rivali’ siano presto o tardi chiamati a deporre le armi, ad abbassare i toni e fare fronte comune alle elezioni.

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lunedì, 23 Settembre 2019 - 09:45
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