Tre giorni di Congresso straordinario incentrato sul ‘processo eterno’ e sulla contestazione della riforma, targata Alfonso Bonafede, che blocca il corso della prescrizione dopo la sentenza di primo grado (sia essa di condanna che di assoluzione). E, adesso, cinque giorni di astensione nazionale dalle udienze con tanto di singole iniziate, sui diversi territori, volti a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del ‘processo infinito’. E’ una vera e propria maratona di contestazione al Movimento Cinque Stelle quella a cui hanno dato vita i penalisti italiani. Da venerdì 18 ottobre sino a ieri, domenica 20 ottobre, a Taormina si è tenuto il Congresso straordinario dell’Unione delle Camere penali italiane e da oggi parte invece l’astensione nazionale che si concluderà il 25 ottobre. Ciascuna Camera penale locale si è impegnata ad organizzare iniziative per allargare il dibattito all’opinione pubblica con l’obiettivo, dichiarato nel corso del Congresso, di contrastare le false rappresentazioni sui tempi della Giustizia offerte da certa parte politica e da certa stampa con una comunicazione che sia più vicina ai cittadini.
A Bologna, venerdì 25 ottobre, gli avvocati manifesteranno in toga davanti al Tribunale e successivamente parteciperanno a un’assise dell’avvocatura, in aula Primo Zecchi. All’assemblea, introdotta e coordinata dall’avvocato Roberto D’Errico, presidente della Camera penale di Bologna, sono previsti gli interventi degli avvocati Italia Elisabetta D’Errico, presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Bologna, Nicola Mazzacuva (vicepresidente dell’unione Camere penali italiane), Carlo Benini (presidente Camera penale della Romagna), Pasquale Longobucco (presidente Camera penale di Ferrara), il rappresentante Ocf, avvocato Antonio Spinzo, gli avvocati Francesca Vitulo (presidente associazione bolognese Amministratori di sostegno, Abas), Maria Marone, del direttivo associazione sindacale avvocati di Bologna e dell’Emilia-Romagna (Anf), Pierpaolo Soggia (presidente Camera civile di Bologna ‘Alberto Tabanelli’), Erminio Retus, presidente Camera degli avvocati tributaristi Bologna (Unicat), Katia Lanosa (presidente Ami Emilia-Romagna) e Tiziana Zambelli (presidente associazioni giuriste italiane, Agi). All’assise saranno inoltre ammessi interventi liberi e una discussione aperta.
A Salerno la protesta ‘pubblica’ è per giovedì 23 ottobre: anche in questo gli avvocati si riuniranno davanti al Tribunale, invitando a partecipare la popolazione.
A Frosinone, invece, gli avvocati hanno deciso di organizzare il classico convegno all’interno del Tribunale. Il tema del dibattito è «Imputati per sempre. Il processo senza prescrizione. Criticità e problematiche» ed è stato promosso dalla senatrice Kristalia Papaevangeliu e dal presidente della Camera penale di Frosinone Enrico Pavia. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Frosinone. Interverranno come relatori il presidente della Commissione Giustizia del Senato Andrea Ostellari e l’avvocato Giuseppe Guida, componente dell’Ufficio di presidenza dell’Unione delle Camere penali italiane. Saranno presenti, inoltre, il presidente del Tribunale di Frosinone, Paolo Sordi, il procuratore della Repubblica di Frosinone Adolfo Coletta e il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati del capoluogo ciociaro, Vincenzo Galassi. Il convegno sarà anche l’occasione per ascoltare le testimonianze di persone imputate per anni, al fine di rendere evidente l’impatto devastante che la pendenza del processo produce nella vita delle persone. «E’ inaccettabile l’abolizione della prescrizione – afferma la senatrice Papaevangeliu – senza una visione completa nell’ambito di una riforma complessiva del sistema giustizia».
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lunedì, 21 Ottobre 2019 - 16:49
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