Una condanna e sette assoluzioni: si è concluso così, nella giornata di oggi, il processo in corso dinanzi ai giudici del Tribunale di Torino per accertare ruoli e responsabilità nelle morti (23) e lesioni (15 casi) per esposizione da amianto negli stabilimenti Pirelli di Settimo Torinese. Sul banco degli imputati c’erano otto ex manager dell’azienda.
L’unico imputato ad essere stato condannato è Luigi Penna, che ha 91 anni, direttore dello stabilimento dal 1970 al 1985: il Tribunale gli ha inflitto una pena di un anno per omicidio colposo in seguito al decesso di un operaio. Gli altri sette imputati (ex manager e amministratori tra gli anni Settanta e metà degli Ottanta), accusati a vario titolo di omicidio e lesioni, sono stati assolti: alcuni per non aver commesso il fatto, altri ancora per intervenuta prescrizione.
Il pm Vincenzo Pacileo aveva chiesto condanne dai due ai tre anni di reclusione. Trentotto i casi contestati: 23 decessi avvenuti tra il 2011 e il 2014 e 15 lesioni. Gli operai affetti da mesotelioma e linfoma avevano lavorato nello stabilimento tra la fine degli anni ’60 e la fine degli anni ’90.
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lunedì, 11 Novembre 2019 - 15:37
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