Per molti è stato come un padre, per gli avvocati di Napoli è stato un maestro. Il penalista Aldo Cafiero si congeda all’età di 94 anni. La notizia della sua morte è arrivata stamattina. Una vita, la sua, dedicata con impegno e dedizione alla professione. Una professione che ha abbracciato 60 anni fa. E’ stato anima e guida dell’avvocatura in tempi di difficili battaglie. Sempre in prima linea: è stato presidente della Camera penale, consigliere dell’Ordine dal 1989 per sette anni; ha collaborato per la formazione del primo elenco dei difensori d’ufficio.
Quando ha compiuto 90 anni, la Camera penale di Napoli ha organizzato un brindisi. Per rendergli omaggio e onore. Per ricambiare il lustro che l’avvocato Cafiero ha dato all’avvocatura napoletana. Ai colleghi intervenuti in quella occasione affidò il suo testamento: «Guagliuni, mettetevi in capa che fare l’avvocato è cosa ben diversa dall’essere avvocato perché per fare l’avvocato basta adempiere alle esigenze della legge. Per essere avvocato occorre anche sapere educare la persona che viene da noi e fare capire quali sono le responsabilità che incombono su ciascuno».
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martedì, 28 Gennaio 2020 - 16:59
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