Rispediti a casa, sino a nuovo ordine. Ché la parola d’ordine è evitare possibili rischi di contagio. Dopo la notizia dei primi casi di contagio da Caronavirus nel Lodigiano, che ha interessato non cinesi ma italiani, in alcune aziende del Milanese (e non solo) è scattato un particolare piano di tutela: chi ha in organico persone che abitano nelle zone interessate dai casi di contagio (sono aree del Lodigiano) ha disposto che questi lavoratori espletino le proprie mansioni da casa (laddove possibile, laddove si parla di lavoro che può essere effettuato con il computer), proibendo loro l’accesso in ufficio sino a nuovo ordine.
Una sorta di ‘esilio’ forzato divenuto necessario per il rischio della diffusione del contagio. Ma non solo: nelle aziende è già partito un decalogo di consiglio affinché i dipendenti stiano attenti ai contatti con i colleghi, evitando per esempio strette di mano o abbracci. Come se non bastasse, c’è chi ha già acquistato mascherine per tutti i dipendenti pronte da essere usate in caso di necessità. In alcune realtà imprenditoriali, le mascherine sono state comprate un mese fa. (Leggi gli aggiornamenti: «Anche Arcelor Mittal corre ai ripari e manda a casa i lavoratori del Lodigiano, trasferte sospese»)
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venerdì, 21 Febbraio 2020 - 19:23
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