Coronavirus: un contagio in Serie A, è Rugani della Juve. Bianconeri in quarantena, Ronaldo resta in Portogallo

daniele rugani
Daniele Rugani

Il caso è esploso ieri in tarda serata: un calciatore della Serie A, Daniele Rugani della Juventus, è risultato positivo al Coronavirus. Nelle prossime ore dovranno essere prese, dalla Lega Calcio, le necessarie decisioni sul proseguo della massima serie (già sospesa fino al 3 aprile). Nel frattempo la società torinese ha disposto la quarantena di 14 giorni per tutti i tesserati, lo staff tecnico, i dirigenti, i preparatori atletici ed i medici della società. Decisione condivisa dall’Inter, la squadra che domenica scorsa ha incontrato i piemontesi allo stadio di Torino per il match di campionato. Salta invece il ritorno agli ottavi di finale di Champions che vedeva i bianconeri opposti ai francesi del Lione, ancora in casa. A livello internazionale sono stati rinviati anche gli impegni in Inter e Roma.

E’ stata la stessa società presieduta da Andrea Agnelli a comunicare ieri, intorno alle 23, che Daniele Rugani, venticinquenne difensore della squadra, è rsultato positivo al Coronavirus pur essendo asintomatico.  La Juventus, si legge nella nota diffusa, «sta attivando in queste ore tutte le procedure di isolamento previste dalla normativa, compreso il censimento di quanti hanno avuto contatti con lui». Rugani perlatro era nella rosa dei convocati per Juventus- Inter di domenica scorsa (era in panchina) ed era tra i convocati della partita con il Lione del 26 febbraio. Sempre a febbraio aveva giocato come titolare contro il Brescia e contro la Spal.

Su Facebook Rugani questa mattina ha lasciato un messaggio in cui invita alla tranquillità: «Ci tengo a tranquillizzare tutti coloro che si stanno preoccupando per me, sto bene – ha scritto – In questo momento però sento ancora di più il dovere di ringraziare tutti i medici e gli infermieri che stanno lottando negli ospedali per fronteggiare questa emergenza. Invito tutti a rispettare le regole, perché questo virus non fa distinzioni! Facciamolo per noi stessi, per i nostri cari e per chi ci circonda».

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 E’ il primo contagio in Serie A, anche se il calcio italiano era stato già ‘toccato’ quando l’under 23 bianconera aveva sospeso gli allenamenti dopo i casi positivi nella Pianese, avversaria toscana della seconda squadra Juve il 23 febbraio ad Alessandria, nel campionato di serie C. La quarantena dell’U23 era finita proprio ieri, senza che nessun problema si manifestasse tra i giocatori bianconeri.

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 Sulla nuova situazione si esprimerà il Consiglio federale della Figc convocato il 23 marzo.    La Juventus deve interrompere gli allenamenti che aveva continuato con un solo giorno di stop, il riposo concesso da Sarri lunedì all’indomani della vittoria contro l’Inter. Ma alla ‘Continassa’ non era già più rientrato Cristiano Ronaldo, rimasto a Madeira, in Portogallo «in attesa degli sviluppi legati all’emergenza sanitaria».

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giovedì, 12 Marzo 2020 - 09:00
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