Anche Ercolano, comune a sud di Napoli e conosciuta nel mondo per i suoi Scavi, sposa il modello della spesa a scaglioni e una volta a settimana, in base ad un rigoroso ordine alfabetico. La decisione è stata comunicata dal sindaco Ciro Buonajuto (ex Pd e oggi Italia Viva) e segue l’ordinanza firmata poche ore fa dal sindaco di un altro comune campano, quello di Angri, in provincia di Salerno.
E’ una scelta di peso, perché Ercolano non è un piccolo comune. Conta infatti ben 53mila abitanti su una superficie di quasi 20 chilometri quadrati. Per fare una paragone: Ercolano è simile nei numeri di popolazione ed estensione territoriale a Gallarate, comune in provincia di Varese. Ecco, dunque che sarà importante capire in che modo, a partire dalla giornata di domani 24 marzo, verrà gestita la ‘spesa’.
Il criterio è fissato è lo stesso adottato da Poste Italiane per l’accesso ai pensionati, replicato dal sindaco di Angri (comune che conta 31mila abitanti circa) e adottato in Campania, per la prima volta, dal sindaco di Saviano pochi giorni fa: si procede per fasce alfabetiche (vale l’iniziale del cognome del capofamiglia), il che di fatto consentirà agli ercolanesi di fare spesa una volta a settimana.
Il lunedì potranno recarsi presso gli esercizi commerciali che vendono generi alimentari tutti quelli i cui cognomi vanno dalla A alla B. Il martedì è per la lettera C. Mercoledì via libera alla spesa per le lettere D, E e F. Dalla G alla M si esce il giovedì; dalla N alla S il venerdì. Infine, il sabato potranno fare spesa quelli i cui cognomi vanno dalla T alla Z. E’ escluso da questa rigida turnazione l’acquisto di farmaci: ci si potrà recare in qualsiasi momento presso farmacie e parafarmacie.
Sul rispetto dello schema di accesso ai supermercati interverranno le forze dell’ordine. Facile, dunque, immaginare che si privilegerà un meccanismo di controllo all’esterno dei punti vendita di generi alimentari.
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lunedì, 23 Marzo 2020 - 19:10
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